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Cronaca San Giuseppe / Largo Luigi Pigarelli

Delitto di Grigno, la Bruzzone in aula: "Smoqi non era lì"

Lorenc Smoqi, processato per l'omicidio di Luigi Del Percio nel gennaio del 2009, non era davanti alla biblioteca di Grigno al momento dell'omicidio. Lo ha detto questa mattina la criminologa Roberta Bruzzone

Lorenc Smoqi, processato per l'omicidio di Luigi Del Percio nel gennaio del 2009, non era davanti alla biblioteca di Grigno al momento dell’omicidio. Lo ha ribadito questa mattina in aula durante l'appello in Tribunale a Trento la criminologa Roberta Bruzzone, volto televisivo noto, nominata consulente della difesa del giovane albanese accusato di essere l'assassino dello studente di Trento, che quel giorno si era diretto a Grigno, in Valsugana, per prendere in prestito un libro dalla biblioteca del paese.

Sulle scale si è consumata la tragedia: Luigi si accascia a terra colpito da un fendente al torace e morirà in pochi minuti, lasciando sgomenti i conoscenti, gli amici e gli adorati genitori. Un omicidio assurdo, apparentemente senza un movente chiaro, con l'arma del delitto con non è mai stata ritrovata e poche tracce indiziarie. Come delle macchioline di sangue trovare sui pantaloni sequestrati a Smoqi. Secondo la consulente Bruzzone, però, anche quelle tracce considerate fondamentali dall'accusa (all'inizio il caso era in mano al pm Biasi, ora trasferitosi al Tribunale dei minori), sono da considerarsi labili. 
 
Perfino compromesse, quindi, inutilizzabili ai fini probatori. La Bruzzone ha puntato anche il dito sugli inquirenti che hanno svolto gli accertamenti e repertato gli indizi: le tracce - per la criminologa - sarebbero state contaminate dagli agenti durante l'intervento, operazione in cui non sarebbero state utilizzate le procedure di protezione adeguate. "Secondo me l’assassino avrebbe dovuto aver tracce ben più evidenti rispetto a elle microscopiche gocce", ha dichiarato di recente la Bruzzone. A pesare, sul processo di primo grado che si è già concluso, era stato il fatto che Smoqi era stato ritenuto incapace di intendere, motivo per cui era stato assolto e ricoverato - per decisione della corte - in un ospedale giudiziario. La difesa, che ha sempre sostenuto l'innocenza di Smoqi, potrebbe quindi puntare ad un ribaltamento del giudizio rispetto al primo grado.
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