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Fiumi a secco, Italia Nostra chiede sei mesi di stop

Sulla revisione dei deflussi minimi vitali dei corsi d'acqua gli ambientalisti chiedono maggiore coinvolgimento da parte della Provincia. "L'Appa renda pubblici i monitoraggi svolti sui fiumi trentini"

Con il primo marzo entra in vigore in nuovo accordo sul Deflusso Minimo Vitale dei corsi d'acqua in Trentino. Di fatto l'obiettivo è consentire un maggiore accumulo idrico nei bacini delle centrale idroelettriche, ma il dibattito è aperto.

Italia Nostra ha chiesto all'assessore all'ambiente della Provincia Mauro Gilmozzi di congelare per sei mesi il provvedimento e di allargare il dibattito anche agli ambientalisti, fino ad ora mai coinvolti nella discussione. Italia Nostra chiede inoltre che l'Appa renda pubblici i monitoraggi svolti sui fiumi trentini negli ultimi tre anni.

Che cosa è il Deflusso Minimo Vitale: è il quantitativo di acqua che deve necessariamente essere garantito per assicurare la sopravvivenza delle comunità biologiche acquatiche, la salvaguardia del corpo idrico e, in generale, gli usi plurimi a cui lo stesso è destinato. L’ipotesi di ricalibrare i valori del DMV era già prevista negli ultimi due piani acqua della Provincia.

Intanto la petizione lanciata su change.org "Ridiamo l'Acqua al Fersina" ha raggiunto le 141 sottoscrizioni.

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