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Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca

Campagna informativa screening oncologici: 200 casi individuati nel 2016

Nel 2016 sono state coinvolte 42mila donne: di queste, il 36% ha aderito a programma, sottoponendosi ai test. Grazie allo screening sono stati individuati 2 carcinomi e 80 lesioni precancerose

Avviata dall'Azienda sanitaria trentina la nuova campagna informativa sugli screening oncologici. Al centro dell'attività di prevenzione i tumori del collo dell'utero, del seno e del colon retto. Nel 2016, in Trentino, sono stati individuati quasi 200 tumori e 80 lesioni pre-cancerose. La nuova campagna informativa sarà diffusa attraverso diversi materiali informativi cartacei e rilanciata sui media locali e i canali web e social di Apss e della Provincia autonoma di Trento. Lo screening per il tumore al collo dell'utero è rivolto alle donne tra i 25 e i 64 anni, invitate a fare il Pap test o l'Hpv test, esami che si eseguono in ambulatorio con un prelievo ginecologico. Nel 2016 sono state coinvolte 42mila donne: di queste, il 36% ha aderito a programma, sottoponendosi ai test. Grazie allo screening sono stati individuati 2 carcinomi e 80 lesioni precancerose.

Dal primo marzo 2017 è iniziata in Trentino la fase di transizione verso il nuovo screening per la ricerca del papilloma virus. La mammografia è invece lo strumento più efficace per diagnosticare precocemente un tumore al seno. Il programma di screening in Trentino è partito nel 2000, coinvolgendo le donne tra i 50 e 69 anni. Nel 2016 sono state inviate 34mila lettere, con un’adesione allo screening dell’84% che ha permesso di individuare 168 carcinomi. Il tumore del colon retto e i suoi  precursori possono essere individuati attraverso la ricerca del sangue occulto nelle feci. Lo screening – rivolto a donne e uomini tra i 50 e i 69 anni – è un esame molto semplice che non richiede diete particolari e si effettua a casa propria, utilizzando un kit distribuito gratuitamente nelle farmacie. In caso di risultato normale, si verrà invitati a ripeterlo dopo due anni. Se l’esame rileverà la presenza di sangue, si verrà contattati per eseguire una colonscopia, un approfondimento diagnostico più specifico. Lo screening per il tumore del colon retto compie quest’anno dieci anni. Nel 2016 sono state contattate 60mila persone: di queste il 55% ha fatto il test. I carcinomi individuati grazie allo screening sono stati 28. 

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