"Tra le amministrazioni comunali del Trentino Alto Adige intervistate, sono 14 quelle che hanno risposto in maniera completa al questionario di Ecosistema rischio (circa il 13% dei comuni a rischio della regione). L’esiguo numero di risposte pervenute non permette un’esauriente elaborazione statistica a livello regionale". Lo afferma il rapporto di Legambiente "Ecosistema a rischio 2011", che raccoglie i dato sulle situazioni di pericolo idrogeologico in Italia.
Un dato, però, nel documento lo si trova: è quello relativo alla percentuale di comuni che sarebbero a rischio per possibili frane o smottamenti. Per ottenere i dati Legambiente ha fatto riferimento al report realizzato nel 2008 dal Ministero dell’ambiente “Rischio idrogeologico in Italia”, in cui si trova una lista delle province e delle regioni, il numero di amministrazioni comunali in quell'area ed il tasso di rischio idrogeologico. In Trentino, secondo, il ministero, questa percentuale è del 100%, anche se il numero di comuni è 217, non 222 come scritto nel documento.
Si legge che "Come accennato nell’introduzione, secondo il report redatto dal Ministero nel 2008, sono ben 6.633 i comuni italiani in cui sono presenti aree a rischio idrogeologico, l’82% del totale. Una fragilità che è particolarmente elevata in regioni come Calabria, Molise, Basilicata, Umbria, Valle d’Aosta e nella Provincia Autonoma di Trento (dove il 100% dei comuni è classificato a rischio), seguite da Marche e Liguria (99%), da Lazio e Toscana (98%)".
Come detto Legambiente lamenta il fatto che le risposte siano in numero "esiguo". La stessa cosa, però, era avvenuta anche lo scorso anno.