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Cronaca Caldonazzo

Allagamenti a Caldonazzo, niente risarcimenti né stato di calamità

Sono noti i disagi subiti dagli operatori turistici del lago di Caldonazzo in seguito all’esondazione della primavera. Ma non ci sarà lo stato di calamità e nemmeno il risarcimento da parte della Provincia ai privati

Sono noti i disagi patiti dagli operatori turistici del lago di Caldonazzo in seguito all’esondazione della primavera, legata alle eccezionali piogge. Ma non ci sarà lo stato di calamità - come richiesto dagli operatori turistici - e nemmeno il risarcimento da parte della Provincia ai privati. Lo ha detto il presidente della Giunbta Pacher rispondendo ad una interrogazione di Andrea udari del Pd. Pacher ha spiegato che per l’evento della scorsa primavera non è stato dichiarato lo stato di calamità in quanto il fenomeno non ha avuto il carattere di eccezionalità tipico di quegli eventi. Di conseguenza non è stato previsto alcun indennizzo finanziario per i danni subiti. Pacher ha riferito che il 18 giugno scorso i soggetti interessati hanno depositato la richiesta di accertamento tecnico preventivo volto a valutare lo stato della zona. Tuttora è in funzione un sistema di pompaggio che, dalla messa in funzione, ha visto un abbassamento del lago di circa 70 cm. Inoltre è stato avviato un intervento ad opera dei bacini montani che dovrebbe evitare il ripetersi di episodi del genere. Rudari si è detto soddisfatto per le iniziative preventive messe in atto e per le modalità di intervento tempestive, tuttavia ha invitato la Giunta a ripensare l’idea di risarcire i soggetti dei danni subiti.

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