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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Bollettino coronavirus Trentino del 21 settembre: 29 contagi e una vittima

Si tratta di un 89enne che era ricoverato. 17 le persone ospedalizzate, tre quelle in terapia intensiva

C'è una nuova vittima per il Covid 19 in Trentino: si tratta di una persona anziana, vaccinata, morta nell'ospedale dove si trovava ricoverato. La notizia era stata già anticipata nel corso della conferenza stampa tenuta dai vertici dell'Apss per comunicare l'avvio delle somministrazioni per la terza dose.

Per il resto, il bollettino diramato dall'azienda sanitaria nel pomeriggio di martedì 21 settembre segnala 29 nuovi contagi, mentre le vaccinazioni hanno superato quota 725.000.

Lunedì sono stati analizzati 350 tamponi molecolari dai quali sono emersi 11 nuovi casi positivi e sono state confermate anche 7 positività intercettate nei giorni scorsi dai test rapidi. Questi ultimi sono stati 3.307 che si sono rivelati postivi in 18 casi. Tra i nuovi contagiati ci sono 4 ragazzini in fascia 6-10 anni, e questa volta sono più numerosi i soggetti anziani che hanno contratto l’infezione (3 hanno tra 60-69 anni, 4 tra 70-79 anni e 1 di 80 e più anni). Da registrare anche 18 nuove guarigioni che portano il totale a 46.277
.

La situazione degli ospedali riporta 3 dimissioni che hanno compensato altrettanti nuovi ingressi: 17 i pazienti attualmente nei reparti, di cui 3 in rianimazione. Nel corso della serata di martedì, l’Apss ha comunicato che i pazienti ricoverati nel reparto di rianimazione dell’Ospedale di Rovereto sono diventati 3. Si sta attentamente monitorando inoltre anche una quarta situazione che ha mostrato segni di aggravamento e che potrebbe nelle prossime ore richiedere l’intervento delle cure intensive.

725.766 infine i vaccini somministrati, di cui 336.147 seconde dosi. La suddivisione per classi di età è la seguente: 67.866 dosi a ultra ottantenni, 91.694 dosi in fascia 70-79 anni e 109.687 dosi in quella 60-69 anni.

Test salivari, l'interrogazione di Degasperi

Dei test salivari se ne parla da molto tempo ormai, o per lo meno in Trentino. Il primo a parlarne, a dicembre del 2020, fu il professore del Dipartimento di Biologia Cellulare, Computazionale e Integrata - Cibio dell'università di Trento, Massimo Pizzato, durante una conferenza stampa della Pat del 12 dicembre 2020. Dopo test e conferme di attendibilità, non ci sarebbero notizie in merito al loro inserimento nell'attività di screening quotidiana. Il consigliere provinciale Filippo Degasperi, ha interrogato la Giunta per comprenderne le tempistiche.

Green pass obbligatorio al lavoro

Il testo del nuovo decreto green pass estende l'ambito di applicazione della certificazione verde a tutti i luoghi di lavoro, è stato approvato all'unanimità giovedì 16 settembre dal Consiglio dei ministri. Dal 15 ottobre chi non ha il Green pass non potrà accedere ai posti di lavoro ma avrà comunque il "diritto alla conservazione del rapporto di lavoro". Lo specificano le norme del nuovo decreto che prevede sanzioni, inclusa la sospensione e lo stop allo stipendio, per chi per cinque giorni consecutivi si presenti al lavoro senza Green pass. Non si potrà arrivare al licenziamento del lavoratore. Le regole valgono tanto per i lavoratori pubblici quanto per i lavoratori del settore privato, così anche per i lavoratori esterni all'amministrazione o all'azienda e per chi svolgerà attività formativa.

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