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Cronaca

Coronavirus, il bollettino dell'11 luglio

I dati vengono elaborati quotidianamente dall'Azienda provinciale per i servizi sanitari

Sesto giorno consecutivo senza decessi causati dal covid-19 in Trentino, secondo l'aggiornamento dell'Apss di domenica 11 luglio. Rimangono a zero sia i casi positivi riscontrati dai tamponi molecolari, sia i ricoveri in ospedale. Nel contempo, i test rapidi fanno emergere 6 nuovi contagi. Sono 4 anche i nuovi guariti, per un totale di 44.401. Tra i nuovi positivi ci sono sia un bambino sotto i 2 anni, sia un adolescente under 19. Nessun caso positivo invece dai 60 anni in su. 

Più di 1000 i tamponi analizzati sabato: 131 i molecolari gestiti al Santa Chiara (da rilevare anche la conferma di 1 positività riscontrata nei giorni scorsi dagli antigenici) e 954 i test rapidi notificati all’Azienda sanitaria. Sono 497.317 infine i vaccini. Nel totale rientrano 66.371 somministrazioni fra gli ultra ottantenni, 87.210 per la fascia 70-79 anni e 98.590 dosi in quella 60-69 anni.

Ok alla seconda dose per i turisti

Da mercoledì 7 luglio anche i turisti possono ricevere la loro seconda dose di vaccino, alla condizione che si fermino in Trentino per più di 14 giorni e abbiano già fatto la prima dose. Potranno quindi completare il ciclo con il ‘richiamo’ senza dover rientrare nel proprio comune. “Seconda dose possibile, dunque, in Trentino - conferma l’assessore provinciale alla salute, Stefania Segnana - per corrispondere secondo una logica di buon senso ma al contempo di rispetto delle regole anti contagio alle necessità del comparto turistico”.

Variante Delta e restrizioni nel mondo

Preoccupa in tutto il mondo la diffusione della variante Delta. Emblema di questo periodo di incertezza e preoccupazione l'immagine dell’arrivo della torcia olimpica a Tokyo in un parco semi vuoto, in conseguenza del nuovo stato di emergenza appena decretato dopo l'impennata di contagi. Il Giappone però non è l'unico paese ad aver deciso azioni di protezione. Come riporta Today, nel timore di una terza o quarta ondata, si moltiplicano infatti restrizioni, controlli e limitazioni per cercare di contrastare l'avanzata della nuova variante, non solo in Asia e nel Pacifico ma anche in Europa, dove la variante Delta sta avanzando più rapidamente del previsto. 

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