Lo sfogo di tre amiche: "Spennate per un aperitivo: drink annacquati e avanzi"

Che Trento sia una città cara non è una novità, evidentemente è il prezzo da pagare (letteralmente) per vivere - secondo le classifiche - nella città italiana con la più alta qualità della vita o giù di li. Niente di strano, insomma, se per un aperitivo si può arrivare a spendere qualche euro in più che in altre città d’Italia, teoricamente il Paese in cui quelli per il piacere del palato sono sempre soldi spesi bene pressoché in tutte le regioni.

Anche il Trentino si difende bene in quanto a gastronomia, ma quando tre amiche che non escono spesso, decise a concedersi una piacevole serata nella propria città, vengono vergognosamente spennate in un ben riconoscibile locale del centro storico, proprio dove con ogni probabilità si fermerebbe il visitatore medio, il suo capoluogo ci fa una figura barbina e le tre protagoniste la prossima volta forse rimarranno a casa.

Non si tratta solo di una mera questione di costi, la qualità si paga, ma quando a fronte di un notevole rincaro vengono serviti avanzi da discount alimentare che nemmeno si prova a mascherare da gourmet e drink più annacquati di un bestemmiatore “toncato” nelle acque dell’Adige, proprio non ci siamo. Premesso che qualche locale buono c’è, ma sono eccezioni, gli esercenti trentini farebbero meglio a farsi un esame di coscienza mentre i consumatori potrebbero farsi un viaggio in un’altra città (o almeno in un altro locale) e imparare ad esigere la qualità per cui stanno indubitabilmente pagando, ma senza un adeguato riscontro.

Maria, Alessandra e Carla