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Cronaca Centro storico

Scuola, monta la protesta degli studenti: in corteo il 12 ottobre

"Le risorse vengono sempre più indirizzate alle scuole private e a opere - come lo spostamento dei poli scolastici - non prioritarie ma decise dall'alto solo in una logica clientelare verso le lobby del mattone"

L'assemblea degli studenti di Trento ha organizzato un corteo in città per il prossimo 12 ottobre. Alla manifestazione aderiscono anche Stati Generali/Fenalt. Nel seguente comunicato, che pubblichiamo integralmente, le ragioni della protesta.

"E' tornato l'autunno caldo, l'autunno dei movimenti studenteschi. In tutta Italia si stanno muovendo proteste contro i tagli scolastici, l'aumento continuo del prezzo dei libri che arriva a toccare i 400 euro per studente e il rincaro delle spese per gli abbonamenti ai trasporti pubblici. Il 5 ottobre il governo Monti ha mandato i manganelli contro studenti che credono nella scuola pubblica e non vogliono che i tagli compromettano il loro diritto allo studio. Anche nella nostra provincia/città esistono queste problematiche ed è giunto anche per noi il momento di dire BASTA! 
Basta a queste politiche che ci privano dei nostri diritti e ci chiedono sacrifici per colpe non nostre!
CONTRO LA CRISI!
CONTRO I TAGLI AL MONDO DELL'ISTRUZIONE!
PER UNA SCUOLA LIBERA E NON SOTTOMESSA DA IDEOLOGIE RAZZISTE E FASCISTE!
GET UP, STAND UP! STAND UP FOR YOUR RIGHTS!
 
Negli ultimi anni la scuola pubblica ha dovuto subire numerosi tagli economici da parte degli ultimi governi, sia di destra che di sinistra. I fondi necessari ai corsi di recupero, ai laboratori, agli stipendi degli insegnanti di sostegno, alla manutenzione delle scuole e alle normali attività sono stati tagliati, in modo massiccio soprattutto dalla riforma scolastica Gelmini e, in Trentino, dalla sua gemella Dalmaso. Ora pure il ministro Profumo e il governo Monti, non eletti dai cittadini e commissari delle politiche di austerity dettate dalla Banca Centrale Europea, vogliono portare avanti la politica di tagli che, oltre a togliere soldi, trasforma la didattica in una semplice lezione frontale, rinunciando a stimolare il pensiero critico di noi studenti. 
 
Il 5 ottobre il governo Monti ha dato un ulteriore assaggio di cosa significa avere un paese commissariato: chi protesta viene manganellato e poco importa se ha solo 15 anni!
 
Ad aggravare questa situazione ci pensano le case editrici dei testi scolastici che ogni anno aumentano il costo medio dei libri (infatti ogni famiglia quest'anno spende quasi 400 euro a studente), e rinnovano ogni anno le edizioni impedendo così la semplice e vantaggiosa vendita di libri usati.
 
In Trentino la situazione, nella sostanza, non cambia. E' vero per effetto della autonomia ci sono ancora più soldi del resto d'Italia, gli edifici non sono così fatiscenti da cadere sulla testa degli studenti, ma le risorse vengono sempre più indirizzate alle scuole private e a opere - come lo spostamento dei poli scolastici - non prioritarie ma decise dall'alto solo in una logica clientelare verso le lobby del mattone.
 
I fondi e le risorse per il trasporto pubblico per studenti e lavoratori pendolari sono diminuiti, le corse sono  state tagliate costringendo gli studenti ad arrivare a scuola in autobus sovraffollati.
 
Per tutti questi motivi e perché crediamo non debbano sempre essere gli studenti, i precari, i migranti e la scuola pubblica a dover pagare gli effetti di una crisi generata da banche e da un sistema economico malato vieni alla manifestazione studentesca, organizzata a Trento venerdì 12 ottobre".
 
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