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Cronaca

Decessi per coronavirus nelle Rsa, la procura indaga per epidemia colposa

Nei giorni scorsi è stata individuata l'ipotesi di reato

Epidemia colposa. Questa l'ipotesi di reato individuata nell'ambito dell'inchiesta della Procura di Trento per le numerosi morti avvenute nelle Rsa a causa del coronavirus. Nei giorni scorsi all'interno delle strutture trentine erano scattati i controlli del Nucleo antisofisticazione e sanità dei carabinieri.

La prima Rsa ad essere sottoposta a verifiche, mercoledì 22 aprile, era stata quella di Cadine, dove dall'inizio dell'emergenza Covid non erano stati registrati decessi.  I carabinieri avrebbero acquisito la documentazione legata alle procedure seguite per trattare e gestire i malati in quella fase. 

Inizialmente era stato aperto un fascicolo a modello 45, ossia registro degli atti che non costituiscono reato. Dopo le verifiche da parte dei militari in diverse strutture della Provincia, tuttavia, è stato individuato il titolo di reato. Al momento non risultano persone iscritte nel registro degli indagati. Quel che è certo è che ci sono delle strutture, in particolare quelle dove si sono registrati i numeri più alti di decessi, che hanno richiamato l'attenzione degli investigatori e sulle quali ora saranno svolti ulteriori approfondimenti.

Martedì in Procura si è tenuto un vertice per fare il punto delle indagini - alla presenza del procuratore capo Sandro Raimondi, del pubblico ministero che coordina l'indagine Marco Gallina, insieme al Nas e al Reparto operativo dei carabinieri. È probabile che già dalla prossima settimana possano esserci ulteriori sviluppi. 

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