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Cronaca Centro storico / Piazza Dante

Coronavirus: 12 vittime di cui 10 in Rsa. Fugatti: "I conti dello Stato sono saltati, lasciateci le nostre risorse"

Il governatore ha spiegato la richiesta, condivisa con Bolzano, di trattenere le risorse destinate al risanamento dei conti dello Stato: "Quei soldi ora non fanno alcuna differenza sui conti dello Stato"

"Sulle Rsa trentine c'è un'attenzione particolare, da parte nostra c'è sempre stata massima trasparenza". Questo il commento del presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti comunicando altri 12 decessi di coronavirus in Trentino, di cui 10 nelle Rsa, alcuni risalenti a 3 giorni fa. I nuovi casi sono 86, di cui 22 nelle Rsa, dove gli ospiti contagiati sono ad oggi 582. "Comunichiamo separatamente i decessi delle Rsa: se c'è un decesso che ha varie cause tra cui coronavirus noi lo consideriamo tale, anche ai fini Istat. Credo che i conti definitivi, con numeri che vedono il trentino ben al di sopra della media nazionale in questa emergenza, verranno fatti alla fine" ha detto il governatore.

"Cantieri all'aperto: ci siamo presi una libertà, ora non possiamo farlo per tutti i settori"

"Credo che qualche riflessione, a livello nazionale, sia da fare da qui al 4 maggio per le libertà personali. Noi dovevamo fare una scelta e, assumendoci le nostre responsabilità, abbiamo scelto le attività economiche, facendo ripartire i cantieri all'aperto. Ora però credo che le persone siano stance di stare in casa e qualche riflessione va fatta - ha detto Fugatti -. Voglio fare chiarezza su un punto: noi sottostiamo a decisioni che vengono prese a livello nazionale e difficilmente possiamo dire che domani riaprono settori produttivi sui quali il Governo nazionale non ha dato l'ok. Sì, è vero, lo abbiamo fatto prendendoci le nostre responsabilità sui cantieri all'aperto, ci siamo presi la liberà di farlo, ma non possiamo procedere autonomamente con tutti i settori. lo devo dire a tutti quelli che mi scrivono: parrucchiere, ristoratori, imprenditori".

"I conti pubblici son saltati lasciateci gestire le nostre risorse"

Ma i rapporti con Roma non sono solo amministrativi: le province autonome di Trento e Bolzano hanno chiesto di poter trattenere quei fondi stanziati annualmente per compartecipare al risanamento dei conti dello Stato, come previsto dagli Accordi di Milano e poi dal Patto di Stabilità. "Non si tratta di chiedere uno sconto. Il nostro statuto di autonomia dice che il 90% delle tasse restano qui, poi nel 2008 c'è stata la crisi economica e si è chiesto alle regioni speciali una compartecpazione al fine di mantenere in equilibrio i conti dello stato, è stata una richiesta giusta ed i miei predecessori Dellai e Rossi hanno fatto bene, ma oggi che i conti pubblici sono saltati, non solo quelli italiani ma anche quelli europei, noi chiediamo quelle risorse che sono dei trentini, che messe a livello nazionale non cambiano la sostanza delle cose" ha detto Fugatti.

"Non si può andare in un altro comune se nel tuo c'è già un negozio per bambini"

L'ordinanza annunciata ieri, e firmata oggi, prevede la riapertura anche in Trentino di due categorie di esercizi commerciali previste dal vecchio decreto Conte: negozi per bambini e cartolerie (le librerie, invece, rimarranno chiuse). Potranno aprire anche quei negozi di abbigliamento che al loro interno hanno una sezione per bambini, limitatamente a quel settore, così come altri negozi che dovessero avere un reparto cartoleria. Non riapriranno, però, i negozi che, pur appartenendo a queste due tipologie, si trovano all'interno dei centri commerciali. Sembra anche sdoganato il superamento dei confini comunali, se qualcuno deve recarsi in queste tipologie di negozi che non sono presenti nel comune di residenza: "non si può andare da un comune ad un altro se nel tuo comune c'è già un negozio per bambini". E' lecito dedurre che, in caso contrario, si può. 

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