Salta per un voto la Consulta comunale degli studenti universitari
Ennesima prova della distanza tra le istituzioni cittadine ed i 16mila studenti dell'ateneo trentino: per un solo voto il Consiglio comunale non è riuscito a nominare la Consulta, organo di dialogo tra Comune e studenti recentemente introdotto con un apposito regolamento. Riceviamo e pubblichiamola lettera dei rappresentanti di UDO e UNITN
Il Consiglio comunale di Trento nella seduta del 23 luglio non è
riuscito ad approvare per la mancanza di un solo voto l'istituzione
della Consulta comunale degli studenti universitari. Su 36 presenti
erano necessari 26 voti favorevoli, la votazione si è conclusa con
25 favorevoli, 7 contrari e 4 astenuti. I rappresentanti degli studenti
delle liste Udu e Unitin non nascondono la profonda irritazione con
cui hanno accolto lʼesito della votazione ed evidenziano come le
aspettative della popolazione universitaria siano state ancora una
volta disattese. La delusione e lʼamarezza verso le defezioni nella
maggioranza e nei confronti di miopi analisi da parte dei consiglieri
contrari alla delibera sono sentimento comune tra le migliaia di
universitari di Trento in queste ore.
Ringraziamo il presidente Pedrini e i consiglieri della commissione
comunale Istruzione, Formazione, Università e Ricerca per il lungo
e impegnativo lavoro svolto di concerto con la rappresentanza
studentesca e il Tavolo delle associazioni universitarie di Trento e
per aver difeso il progetto in sede di discussione consigliare.
Dispiace che tanti loro colleghi non si siano dimostrati rispettosi e
aperti verso questo lungo percorso condiviso il quale ha portato
allʼelaborazione di un ottimo regolamento di funzionamento per la
nascitura Consulta. I 14 consiglieri comunali assenti avranno avuto
sicuramente faccende ben più importanti da svolgere, faccende tali
da derubricare il rapporto tra la Città di Trento e la popolazione
universitaria in fondo alle loro agende.
La delibera sarà riproposta in autunno con diverso esito? La
speranza è lʼultima a morire.
I coordinatori di Udu e Unitin,
Lorenzo Varponi e Gabriele Hamel