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Sentenza

Dolomiti Energia, il Consiglio di Stato accoglie il ricorso. E ora i sindacati temono per le bollette

L’azienda aveva agito dopo il provvedimento dell’Agcom. Intanto le sigle chiedono alla Provincia di rifinanziare il bonus

Il ricorso di Dolomiti Energia dopo il provvedimento dell’Agcom, fatto nella parte riguardante la sospensione dell’applicazione delle modifiche delle condizioni contrattuali scadute, è stato parzialmente accolto dal Consiglio di Stato.

La differenza tra il costo di approvvigionamento dell’energia e il prezzo di cessione all’utilizzatore finale avrebbero comportato per l’azienda il rischio di operare in senso antieconomico: questa la motivazione del Consiglio di stato nell’accoglimento del ricorso. Lo stesso Consiglio, poi, ha rinviato tutte le altre questioni sottese all’udienza del 22 febbraio al Tar del Lazio.

Soddisfazione da parte di Dolomiti Energia che, come riporta l’Ansa, ha comunicato di aver “sempre avuto come obiettivo primario la tutela del cliente: i rinnovi permetteranno infatti un tempestivo allineamento alle fluttuazioni di mercato e consentiranno, in caso di discesa dei prezzi, di trasferire puntualmente questo calo sulle bollette dei clienti”.

Sulla questione sono intervenuti anche i segretari di Cgil e Cisl, Andrea Grosselli e Michele Bezzi: “Se Dolomiti Energia dovesse decidere di applicare in modo retroattivo l’ordinanza del Consiglio di Stato sugli aumenti in bolletta l’aggravio di spesa per le famiglie vanificherebbe del tutto il bonus energia di 180 euro previsto dalla Provincia. Sarebbe una pessima notizia per molti cittadini trentini”.

Ed ecco quindi l’occasione per chiedere alla Provincia lo stanziamento di un ulteriore sostegno alle famiglie: “La Giunta deve rifinanziare il bonus, tarando meglio la misura. Oggi si rischia che solo la metà dei nuclei che ne avrebbero diritto teoricamente riceveranno nei fatti lo sconto in bolletta, perché non tutte le società hanno aderito”.

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