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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Centro storico

Via libera al concorso per le 500 ostetriche in lista d'attesa dopo lo stop

L'atteso concorso per l'assunzione stabile di ostetriche al Santa Chiara – dopo che era stato revocato e trasformato in semplice selezione a termine – si farà. L’ha assicurato Eugenio Gavardi, direttore sanitario dell’Apss

L'atteso concorso per l'assunzione stabile di ostetriche all’ospedale Santa Chiara di Trento – dopo che di recente è stato revocato e trasformato in semplice selezione per assunzioni a termine – prossimamente si farà. L’ha assicurato oggi pomeriggio in IV Commissione Eugenio Gavardi, direttore sanitario dell’Azienda provinciale servizi sanitari. Da mesi si parla della situazione provocata dalla chiusura del punto nascite all’ospedale san Camillo di Trento, dalla messa a disposizione del relativo personale (10 ostetriche e 9 puericoltrici) presso il S.Chiara, e del contestuale stop al concorso per l'assunzione in pianta stabile di ostetriche (cui si erano già iscritte 500 professioniste). 

I capigruppo del Consiglio provinciale in gennaio avevano incontrato i sindacati, che avevano consegnato al Presidente Bruno Dorigatti 1200 firme di solidarietà. Oggi la IV Commissione legislativa ha incontrato i diversi attori della vicenda. Gianna Colle (responsabile sanità in Cgil) ha chiesto espressamente garanzie della riapertura del concorso, che sono poi venute appunto dal dottor Gavardi. Il sindacalista consigliere regionale di Nursing Up, Paolo Panebianco, ha dato un giudizio positivo sulla soluzione adottata per il personale del dismesso reparto del San Camillo, messo intanto a disposizione del S.Chiara. Ha espresso invece forte preoccupazione proprio sul fronte Santa Chiara, in relazione al diffuso precariato delle ostetriche, al mancato concorso per assunzioni stabili, al dialogo mancato dell’Apss con la parte sindacale.  Diversi gli interventi per chiedere lumi ed evidenziare la sorpresa per il prolungato silenzio dell’azienda: hanno parlato Eccher, Casna, Magnani, Penasa, Ferrari, Viola. L’ex primario Claudio Eccher (Civica), in particolare, s’è detto amareggiato per come l’ottimo punto nascita al San Camillo è stato chiuso, una decisione che Gavardi ha definito inevitabile a fronte del numero complessivo di parti e dei parametri indicati dallo Stato. Rispondendo a Walter Viola (Pdl), l’Apss ha spiegato che non sarà possibile riservare il prossimo concorso né alle ostetriche già in servizio come “supplenti” né a quelle ex San Camillo messe provvisoriamente “a disposizione” del S.Chiara: i contratti precari a giugno verranno prorogati, ma al momento del concorso le ostetriche dovranno parteciparvi. 

La dirigente Livia Ferrario (Assessorato alla sanità Pat) ha spiegato dal canto suo alla Commissione che la momentanea revoca del concorso è stata decisa esattamente per garantire la messa a disposizione al S.Chiara delle ostetriche e delle puericoltrici ex S.Camillo, diversamente non praticabile per la durata triennale della graduatoria prodotta dal concorso. 

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