Per una volta, in tema di scuola, la Provincia si rifà ai criteri nazionali, con un concorso ordinario per il personale docente con le stesse modalità e la stessa tempistica di quello delle altre regioni. Sono 107 i posti di lavoro - distribuiti su 9 classi di concorso - per altrettanti docenti trentini, individuati in base alla richiesta per il prossimo triennio. Al netto di pensionamenti, graduatorie ancora vigenti e non esaurite e dei "nuovi arrivi" con il Tirocinio formativo. Non è prevista abilitazione per coloro che, pur superando le prove, non rientreranno nel numero dei posti messi a bando.
La notizia emerge dall'incontro informativo di ieri tra sindacati e Provincia. Il tema del reclutamento del personale docente, infatti, è riserva di legge e non di contrattazione negoziale. Attraverso un Protocollo d’Intesa con il Ministero dell’Istruzione, anche la Provincia autonoma di Trento bandirà un concorso pubblico per titoli ed esami e come detto ci si muoverà all’interno del contesto nazionale, sia per le modalità, sia per i tempi.
Il concorso NON verrà bandito: per classi di concorso non bandite dallo Stato (o comunque per quelle classi in cui è stato bandito concorso solo in alcune regioni del Centro Sud); per le classi di concorso in cui vi sono esuberi o che di fatto non sono più attive; per le classi in cui i pensionamenti nel prossimo triennio sono uguali o inferiori a 2
Il concorso viene invece bandito: nelle classi in cui non vi è graduatoria da concorso ordinario, né vi sono Tfa attivati a Trento, ma è attiva la graduatoria provinciale per titoli, per un numero pari alla metà dei pensionamenti del prossimo triennio; nelle classi in cui non vi è né graduatoria da concorso ordinario, vi è la GPT attiva e vi sono TFA banditi a Trento, per un numero pari alla metà dei pensionamenti del prossimo biennio.