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Cronaca

Concerto Vasco, la Pat si attende oltre 6,1 milioni di indotto ma ne ha spesi 6,6

I consiglieri dem Manica e Zeni accusano: "La spesa sostenuta è pubblica mentre la ricaduta andrà nelle casse dei privati"

Martedì 3 maggio il presidente della Provincia Maurizio Fugatti ha firmato l'ordinanza con il “Piano degli interventi e delle attività di gestione” per il concerto di Vasco Rossi il 20 maggio a Mattarello. Un evento da 130mila persone tra pubblico e personale impegnato nell’organizzazione e per cui manca ancora l'autorizzazione in tema di sicurezza dell’area.

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L'ordinanza stabilisce una spesa pari a 1.604.600 euro per "la sistemazione e l'allestimento delle aree esterne ai varchi di ingresso con i biglietti, le misure atte a gestire lo svolgimento dell’evento in modo sicuro e senza disordini, e quelle volte al ripristino successivo delle aree coinvolte".

Dagli atti fin qui prodotti dall’aministrazione provinciale risultano poi ulteriori 2.991.338 euro già spesi nelle tre fasi di sistemazione dell’area San Vincenzo a Mattarello, ai quali vanno aggiunti altri 31.720 euro a copertura del servizio di ingegneria per la modellazione dell’esodo in emergenza e 23.821 euro per la locazione di alcuni fondi privati contigui all'area. Si arriva così a un totale di 4.651.479 euro.

In questo calcolo mancano però i costi del personale delle amministrazioni pubbliche messo a disposizione a tempo pieno per tutte le procedure connesse all'organizzazione dell'evento. Una spesa che i consiglieri del Partito democratico Alessio Manica e Luca Zeni hanno stimato "per difetto" in circa un altro milione di euro. Infine c'è il milione speso per il trasferimento del centro vaccinale che si trovava nell'area San Vincenzo ed è stato riaperto in viale Verona.

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Ecco così che si arriva a un totale di oltre 6,6 milioni di euro. Una spesa che i consiglieri dem hanno messo a confronto con gli introiti attesi. A marzo Confcommercio ha stimato un indotto pari a 6,1 milioni di euro e lunedì 2 maggio Fugatti ha parlato di "un indotto da aggiornare al rialzo perché il prezzo delle stanze ancora a disposizione in Trentino è ben più elevato di quello stimato nei mesi scorsi". Il bilancio potrà essere tracciato solo a evento concluso, ma le due somme sono già simili.

A ciò - specificano i consiglieri dem - si aggiunge il fatto che "la spesa sostenuta è pubblica mentre la ricaduta andrà nelle casse dei privati". "Senza voler attizzare polemica o ferire alcuna sensibilità - affermano Manica e Zeni - questi dati parlano della spesa sostenuta per un concerto che, piaccia o non piaccia, fino ad oggi costa alle casse pubbliche la somma di oltre 6,5 milioni di euro: ognuno ne tragga il commento che più ritiene utile".

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