Figlia abusata, la madre non interviene: condannata in appello
Una donna di 37 anni è stata condannata a due anni dal tribunale di Trento per non avere difeso la figlia di nemmeno 14 anni dalle attenzioni sessuali del fidanzato, un carabiniere quarantenne col vizietto della mano lunga
Una donna di 37 anni è stata condannata a due anni dal tribunale di Trento per non avere difeso la figlia di nemmeno 14 anni dalle attenzioni sessuali del fidanzato, un carabiniere quarantenne col vizietto della mano lunga. Già in primo grado la vicenda si era conclusa con un giudizio negativo nei confronti della madre, giudizio poi confermato in appello. L'accusa, pesante, è di maltrattamenti. Secondo quanto ricostruito dalla magistratura, infatti, la donna non sarebbe intervenuta alle richieste d'aiuto lanciate della figlia maggiore, ora 15enne, per gli abusi subiti dal compagno carabiniere. Abusi che, spesso, sarebbero avvenuti anche in presenza della sorellina più piccola, ora 12enne.