Varcata la frontiera moldava da parte della colonna mobile trentina, nel pomeriggio di mercoledì 23 marzo. I mezzi di Servizio prevenzione rischi, vigili del fuoco volontari e permanenti, Nuvola, Croce rossa e Croce bianca altoatesina sono stati controllati seguendo una corsia preferenziale. Quindi, il passaggio per Leuseni e in serata l’arrivo a Chișinău, capitale della Moldavia.

Atteso per la notte l’arrivo anche dei tre mezzi (rimasti centinaia di chilometri più indietro dopo la riparazione della cucina mobile dei Nuvola) con il capo missione Giovanni Giovannini. A una trentina di chilometri dalla città si trova il centro logistico dove giovedì mattina sarà scaricato il materiale necessario per l’allestimento di un campo per l’accoglienza di 500 persone in fuga dalla guerra. In quel frangente verranno consegnati i beni di prima necessità raccolti dalla Caritas nelle parrocchie che stanno accogliendo i profughi.

Racconti di viaggio

Intanto dalla colonna mobile arrivano i racconti di quanto stanno vedendo con i loro occhi. E' il caso del mezzo che precede il furgone della Protezione civile guidato da Stefano Ferrari e che apre la colonna mobile trentino-altoatesina. Una Hyundai Tucson con targa ucraina con un cartello attaccato con il nastro adesivo sul lunotto e sul parabrezza  e con scritto: “Ditu", bambini. 

Sul quel mezzo che viaggia verso la Moldavia, al posto di guida, c'è un uomo di mezza età e dai sedili passeggeri spunta un seggiolino. L’auto, ipotizza l’interprete Petru Turcanu, membro del Nucleo volontari alpini, ha portato in salvo dei bimbi e ora sta facendo rientro nel Paese sotto attacco. Quel cartello serviva a segnalare ai militari la presenza a bordo di minori.