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Cronaca

Cisl e Uil: troppo pesanti i tagli alla scuola

Resta il taglio di 5,9 milioni di euro, rimesso a un tavolo di lavoro chiamato a decidere esternalizzazione di servizi e rivisitazione dei parametri per la fissazione degli organici

Non mollano la presa, i sindacati Cisl e Uil del settore scuola. In Consiglio provinciale si discute la manovra finanziaria provinciale 2013 e le due sigle hanno ottenuto di incontrare stamattina – prima dell’avvio dei lavori in aula – il Presidente Bruno Dorigatti e una rappresentanza di capigruppo e di consiglieri. Tema: le norme del disegno di legge finanziaria riferite alla scuola. Il punto nevralgico è costituito dal taglio di 8 milioni e mezzo di euro programmato per l’anno prossimo dalla Giunta Dellai sulla spesa corrente. L’esplicita richiesta al legislatore è di trovare un modo per ridurre il sacrificio, riportando risorse nella scuola, per evitare di incidere sulla sostanza del modello stesso dell’istruzione in Trentino.

Lunedì è stato firmato da tutti i tre sindacati confederali il protocollo d’intesa con l’esecutivo provinciale, che congela per l’anno scolastico 2013-2014 la decisione di esternalizzare la sorveglianza degli alunni durante la pausa mensa, sottraendola agli insegnanti. “Il rinvio della misura si fa però con il portafogli dei docenti – hanno detto stamattina i sindacalisti, spiegando di avere firmato assolutamente obtorto collo – in quanto la finanziaria prevede di realizzare il risparmio equivalente sottraendo 2 milioni di euro al Foreg e 600.000 euro al Fondo qualità della scuola.

Resta inoltre il rimanente taglio di 5,9 milioni di euro, rimesso a un tavolo di lavoro chiamato a decidere esternalizzazione di servizi e rivisitazione dei parametri per la fissazione degli organici. Tradotto, verranno falcidiati i contratti a termine, a danno dei 1600 precari che insegnano nelle nostre scuole a fianco di 5970 insegnanti in pianta stabile”.Si è parlato anche della vexata quaestio della graduatoria provinciale per la scuola primaria. Cisl e Uil ribadiscono la contrarietà a un’eventuale riapertura. “I circa 330 studenti in scienza della formazione primaria (i “riservisti” che chiedono appunto di essere ammessi alla graduatoria) non verrebbero comunque mai chiamati al lavoro – hanno detto anche questa mattina i sindacalisti - ma per contro nella graduatoria si riverserebbe un’enorme quantità di docenti da tutta Italia, facendo saltare il sistema.

Rivediamo piuttosto le graduatorie d’istituto, offrendo su questo fronte nuove opportunità a chi adesso non ne ha alcuna”. Al tavolo di stamattina erano seduti Pietro Di Fiore (segretario provinciale Uil scuola), Ermanno Monari, Lucia Vinti, Gabriella Nicolussi, Sergio Fox, Stefania Galli (segretaria provinciale Cisl scuola) e Antonietta Pellegrino. A interloquire, il Presidente Bruno Dorigatti, i capigruppo Alessandro Savoi (Lega Nord Trentino), Bruno Firmani (Idv), Walter Viola (Pdl), la consigliera Sara Ferrari (Pd). (l.z.)

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