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Lettere ai cittadini, Rfi assicura: “No a nuovi espropri o demolizioni”

La società fa il punto dopo la questione delle missive che ha generato confusione e malumori negli ultimi giorni

Il tema della lettere ricevute da alcuni cittadini di Trento da parte di Rfi ha smosso le cronache degli ultimi giorni, tanto da indispettire anche il comune. La società, quindi, ha fatto alcune precisazioni sulla vicenda, sottolineando sin da subito che “non c’è stata alcuna variazione di trattamento sugli immobili rispetto a quanto comunicato e condiviso, a partire dal dibattito pubblico iniziato nel 2021, con tutte le parti interessate dai lavori della Circonvallazione di Trento e approvato nella Conferenza di Servizi”.

A detta di Rfi, quindi, nessun nuovo esproprio né alcuna nuova demolizione. Le lettere di cui si è parlato in questi giorni, spiega la società, “si riferiscono esclusivamente a particelle relative a terreni agricoli o urbani e a limitate pertinenze condominiali, non ad abitazioni private. Tali pertinenze esterne, 5 delle 350 particelle totali, interessano aree condominiali condivise in totale da 300 cittadini, che coprono complessivamente 70 mq da espropriare e 2135 mq da occupare temporaneamente da marzo 2023 a giugno 2026. Le restanti 345 aree includono invece terreni agricoli o urbani, che saranno occupati in via temporanea o definitiva per la realizzazione dei lavori”.

Infine, Rfi e Italferr hanno ribadito l’impegno per un dialogo con la cittadinanza, aggiungendo inoltre che tutti i proprietari saranno contattati nei prossimi giorni per fornire i dettagli delle attività.

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