rotate-mobile
Cronaca San Giuseppe / Via Giuseppe Giusti

Cimiteri chiusi in Trentino l'1 e 2 novembre

Il governatore Fugatti: "E' una decisione che non piacerà, ma quest'anno va così"

Cimiteri chiusi in Trentino l'1 e 2 novembre. La decisione è stata comunicata dal presidente della Provincia autonoma Maurizio Fugatti nella conferenza stampa convocata nel tardo pomeriggio di venerdì 30 ottobre, alla vigilia delle festività. "Lo dico con molta amarezza: è una scelta che probabilmente non piacerà a tutti. Ai trentini in primo luogo, ma sappiamo che ci sono anche famiglie che tornano in Trentino per commemorare i propri cari. Ho già comunicato la decisione al vescovo, è una decisione triste. Tutti vorremmo onorare i nostri cari ma quest'anno va così" ha detto il governatore.

La motivazione è chiara: evitare gli assembramenti, non tanto ai cimitri (per i quali era stata emanata nei giorni scorsi un'apposita regolamentazione, che a questo punto non vale più) quanto per i ritrovi familiari nelle case. La decisione, del resto, arriva dopo l'appello lanciato ieri alle famiglie: "Evitate le riunioni in casa, la fascia di persone over70 è la più a rischio". L'appello, naturalmente, rimane valido anche e soprattutto dopo la chiusura dei cimiteri.

Fugatti aveva anche paventato un picco di contagi nelle prime due settimane di novembre, proprio in conseguenza delle riunioni di famiglia di Ognissanti: "Ce lo dice la nostra parte scientifica, tra il 1° ed il 10' novembre è previsto un picco di contagi e secondo le proiezioni sarà proprio la fascia con più di 70 anni la più colpita". Già i numeri odierni indicano che gli over70 rappresentano circa un quinto dei nuovi casi scoperti giornalmente grazie all'attività di screening, ma se si guarda ai ricoveri gli over70 rappresentano circa il 62%. Tutte le persone purtroppo decedute nelle ultime 2 settimane avevano più di 70 anni. 
 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Cimiteri chiusi in Trentino l'1 e 2 novembre

TrentoToday è in caricamento