Whirlpool, Sel: "La Provincia coccola le multinazionali con soldi pubblici"

Riceviamo e pubblichiamo questa nota di Emilio Arisi, portavoce provinciale di Sinistra Ecologia Libertà del Trentino

Come Sinistra Ecologia e Libertà siamo vicini a tutti i lavoratori della Whirlpool che sono stati colpiti dal pesante e inaspettato annuncio, arrivato ieri pomeriggio direttamente dagli Stati Uniti. La scelta di chiudere uno storico stabilimento come quello della Whirpool ci mette di fronte alla crisi strutturale che sta vivendo il nostro sistema economico e alle scelte, spesso dettate da logiche spietate che le grandi multinazionali compiono da un giorno all'altro. Quatrocentocianquanta lavoratori e le loro famiglie rischiano di rimanere senza lavoro dopo 43 anni di storia sul nostro territori. Come SEL sosteniamo senza se e senza ma quegli operai che dalle 6.00 di questa mattina sono già in presidio permanente sotto la fabbrica, per ribadire il loro diritto al lavoro.  La Provincia Autonoma in questi anni ha coccolato queste grandi multinazionali, sperando così di poter tenere a freno la crisi che si sta abbattendo su un modello di sviluppo da ripensare, spendendo a volte anche in maniera piuttosto allegra soldi pubblici, che non sono riusciti contrastare dinamiche molto più pesanti e irrefrenabili. Il Trentino deve e dovrà uscire dalla logica sbagliata che con i soldi di un' Autonomia, usata troppo spesso come bancomat, si riesca a colmare e contrastare una crisi strutturale. Va ripensata una larga fascia del mondo del lavoro, va strutturata una sua riconversione sostenibile che valorizzi altre attività, visto che la crisi del settore elettrodomestici e di altri settori,  come l'edilizia,  è irreversibile. Bisogna puntare su innovazione, ricerca, turismo compatibile con l’ambiente, e sulle idee e le capacità dei giovani talenti presenti sul territorio. Ribadiamo la nostra vicinanza ai lavoratori della Whirpool e delle altre aziende in crisi, inclusa la Melgara,  e sproniamo le forze sindacali a stare al loro fianco.