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FBK: ecco la "chiave quantistica" che sta in uno smartphone

La tecnologia è simile a quella usata per le chiavi delle auto, ma l'algoritmo è molto più complesso e permette di generare numeri casuali a prova di hacker. Ora Trentino Sviluppo vuole vendere al miglior offerente il brevetto, che potrebbe rivoluzionare il settore della crittografia

Una chiave crittografica, simile a quelle già usate oggi per aprire le auto, ma talmente piccola da poter essere integrata in uno smartphone. E' il frutto del progetto "SiQuro", sviluppato da Fondazione Bruno Kessler ed Università di Trento, dove la "q" sta per "quantistica": "Già oggi, per esempio per chiudere e aprire le auto a distanza, viene usata la crittografia, ma si tratta di sistemi che si fondano su algoritmi piuttosto deboli, facilmente aggirabili, e nessuno vorrebbe correre il rischio che un malintenzionato possa mettere in moto l'auto, o che qualche hackker possa disinserire, con la stessa facilità, il sistema di videosorveglianza di casa  - spiegano i ricercatori - la novità è  rappresentata da un generatore quantistico di numeri casuali".

Un salto "quantico" di qualità insomma, che potrebbe rivelarsi rivoluzionario per tutto il settore. Per ora esiste un prototipo, coperto da brevetto, ma Trentino Sviluppo ha recentemente pubblicato un avviso pubblico per cercare un compratore in esclusiva. L’utilizzo della tecnologia complementare Silicon LED e SPAD, che rappresenta una novità assoluta nel campo dei generatori di numeri casuali, l’elevata compattezza, i bassi costi di produzione ed un consumo energetico ridotto rendono il dispositivo molto appetibile per l’industria elettronica applicata. Le aziende hanno tempo fino al 7 settembre per depositare una manifestazione di interesse e, naturalmente, un'offerta. 

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