Dopo Berlino la Lega attacca: "Vincoli urbanistici per i centri islamici"
Ancora non si sa quasi nulla del fuggitivo in Germania, ma la Lega ribadisce l'equazione tra islam e terrorismo e chiede un censimento dei luoghi di culto e di chi li frequenta
Dopo l'attentato di Berlino la Lega torna alla carica: no alle "moschee", o meglio centri culturali islamiici, in Trentino. Già in un comunicato diffuso ieri, all'indomani dell'attacco ai mercatini di natale di Breitsheidplatz, il carroccio trentino ribadiva l'equazione tra fondamentalismo islamico e terrorismo: chiamatelo con il suo nome, questo il messaggio.
Oggi il passo ulteriore, ovvero collegare cultura islamica e fondamentalismo, si è concretizzato in una mozione-lampo da inserire nella discussione della manovra finanziaria 2017 in consiglio provinciale. L'escamotage per bloccare i centri culturali islamici, secondo la Lega, sarebbbe offerto dalla possibilità di inserire vincoli urbanistici riservati ai luoghi di culto.
In pratica si chiede di equiparare i centri culturali a veri e propri luoghi di culto, e di predisporre un censimento di quelli già presenti sul territorio provinciale. Ad essere censite, secondo la proposta, dovrebbero essere anche le persone: imam e "coloro che frequentano i centri culturali islamici, cosicchè possa essere monitorata la situazione e si possa prevenire il proliferare di forme di fondamentalismo islamico". Nel frattempo in Germania è caccia all'uomo, dopo l'arresto di un sospettato che si è rivelato estraneo ai fatti, ora la polizia cerca un 24enne tunisino, ma gli autori dell'attentato potrebbbero essere più di uno.