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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Meano

Porfido e cave: ripristinare l'ambiente dopo lo sfruttamento

Lo ha deciso il Consiglio comunale di Trento: sarà l'Azienda Forestale a farsi carico del ripristino ambientale, mentre l'azienda titolare della concessione dovrà versare la somma necessaria al recupero

Il consiglio comunale ha dato il via libera questa sera al nuovo piano di attuazione per il porfido. Il piano avrà una durata di 18 anni e stabilisce le modalità e i criteri di coltivazione delle cave. Si potranno estrarre fino ad un massimo di 6 milioni di metri cubi di materiale per gli anni di validità del programma. Il piano stabilisce, inoltre, che le aree date in concessione per l'attività di cava e, dunque, coltivate, dovranno essere ripristinate da un punto di vista ambientale. Sarà l'Azienda Forestale a farsi carico del ripristino ambientale, mentre l'azienda titolare della concessione dovrà versare la somma necessaria al recupero ambientale. Insieme al piano è stato approvato un emendamento dell’Upt che prevede che tutte le modifiche non sostanziali apportate in futuro al documento passino non solo in giunta comunale, ma anche nella commissione consiliare competente. Via libera anche all’ordine del giorno della consigliera Giovanna Giugni che chiede di informare il consiglio comunale sull’attuazione e il rispetto delle tredici prescrizioni imposte dalla Comitato provinciale per l’ambiente, ed in particolare quelle relative alle misure compensative per il ripristino ambientale, quelle sul monitoraggio dei flussi di traffico, sul trattamento delle acque di cava e sul rispetto dei limiti normativi per quanto riguarda la pressione sonora.

Al centro del dibattito in aula sono emerse le problematicità connesse al traffico sulla strada provinciale 76 così come quelle legate al rumore e ai disagi per gli abitanti di Meano e Gazzadina, oltre al problema ambientale dovuto al continuo passaggio di mezzi pesanti nei centri abitati e il sollevamento di polveri. L’aula ha votato ad ampia maggioranza anche la concessione urbanistica in deroga per la ristrutturazione di un immobile del seminario minore in via Giusti. La richiesta è stata avanzata dall’Associazione comunità e famiglia, che ha in comodato l’immobile e che si farà carico della ristrutturazione, per la realizzazione di un condominio solidale. Il progetto prevede la realizzazione di quattro appartamenti autonomi per famiglie.
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