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Cronaca

Fa essiccare la marijuana in un capannone abbandonato: sequestrate 80 piante

I militari dell’Aliquota Radiomobile di Borgo Valsugana, insospettiti da alcune indicazioni dei residenti, confermate da movimenti non giustificati nell’area, hanno deciso di ispezionare la struttura e hanno scovato l’essiccatoio di fortuna

Aveva scelto un capannone abbandonato a Castel Ivano per far essiccare le sue piante di marijuana, M.D., un pregiudicati di 41 anni della zona arrestato a ottobre dai carabinieri della Compagnia di Borgo Valsugana. Il reato contestato all’uomo è quello di coltivazione e detenzione di sostanze stupefacenti.

Piante di marijuana nel capannone a Castel Ivano

I militari dell’Aliquota Radiomobile di Borgo Valsugana, insospettiti da alcune indicazioni dei residenti, confermate da movimenti non giustificati nell’area, hanno deciso di ispezionare la struttura e hanno scovato l’essiccatoio di fortuna, ricavato all’interno di una grossa stanza e dove sono state rinvenute 80 piante, dal fusto alto oltre due metri ciascuna e particolarmente folte. Da qui i militari hanno iniziato a monitorare i movimenti di M.D. e dopo alcuni giorni di appostamenti, lo hanno sorpreso nel deposito intento a verificare lo stato e il grado di “maturazione” delle piante.

Il notevole quantitativo di marijuana pronta all’uso, ricavabile dagli 87 chilogrammi di piante, secondo gli inquirenti, con grandi probabilità sarebbe stato rivenduto in zona, nel giro dei giovani consumatori.

Fa essiccare marijuana nel capannone

La collaborazione tra cittadini e forze dell’ordine ha permesso, ancora una volta, di assicurare alla giustizia il responsabile di un’azione delittuosa. Il “coltivatore” è stato ristretto agli arresti domiciliari e prosegue, anche dopo le recenti operazioni, a rimanere alta l’attenzione dei carabinieri nel prevenire e contrastare.

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