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Il caso / Vallagarina

“Sfruttare i giovani? La sola idea ci fa inorridire”

Il presidente della Cassa Rurale Vallagarina risponde a “Il Fatto Quotidiano” sul tema dello stage a 5 euro l’ora

Il servizio de “Il Fatto Quotidiano” sul tirocinio formativo proposto dalla Cassa Rurale Vallagarina, per una durata di sei mesi per un giovane neolaureato, rivolto ad ambo i sessi, per l’incarico di catalogazione delle opere d’arte patrimonio dell’istituto, non è piaciuto ai piani alti dell'ente. In particolar modo, non è piaciuto il riferimento è al compenso di 5 euro l’ora: “È l’occupabilità all’italiana” ha chiosato il giornale diretto da Marco Travaglio.

Sulla vicenda è intervenuto il presidente della Cassa Rurale Vallagarina, Maurizio Maffei, chiarendo alcuni punti: in primis, il desiderio di dare un’opportunità ai giovani del territorio di fare esperienza sul campo, affiancato da esperti d’arte, passando poi per il tema caldo, il compenso.

“Il compenso omnicomprensivo (il numero di ore è indicativo), cui si deve aggiungere il rimborso spese, è in linea con la normativa sui tirocini – che anzi nella maggior parte dei casi sono gratuiti, come rilevato dall’articolo - ed intende riconoscere un valore alla preparazione teorica, sempre in un contesto formativo e non di pura consulenza” spiega Maffei.

Il presidente, poi, ha aggiunto anche che la sua è una banca cooperativa che, per statuto, non persegue obiettivi di lucro individuale (o remunerazione di azionisti), ma il vantaggio collettivo, destinando oltre il 70% dei propri utili netti annuali a riserva (cioè a beneficio delle prossime generazioni). “Nel 2022 inoltre, abbiamo erogato 600mila euro a favore di enti e associazioni di volontariato. Solo l’idea di sfruttare i giovani anziché sostenerli ci fa inorridire” il commento finale.

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