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Cronaca

Droga nelle case Itea, Segnana: "Già avviato l'iter per togliere l'appartamento agli arrestati"

L'ultima operazione antidroga avrebbe messo in luce come alcune case Itea fossero usate per attività di spaccio

“Le case gestite da ITEA sono un bene comune che appartiene alla collettività. Non possiamo tollerare che chi ne beneficia lo utilizzi per porre in essere attività criminali”. Questo il commento dell’assessore provinciale alle politiche sociali, Stefania Segnana in relazione a quanto emerso nell’ambito dell’operazione anidroga denominata 'Maestro', condotta dal Comando provinciale dei Carabinieri.

Le indagini, che hanno portato all'arresto di ben 23 persone accusate di gestire una fetta del mercato della droga a Trento, hanno anche evidenziato il presunto utilizzo di alcuni alloggi Itea come "magazzini" per le attività di spaccio. Per la Provincia, però, la presunzione è sufficiente per togliere, a quei soggetti tra gli arrestati che ne beneficiavano, la casa popolare.

“Fin dall’inizio legislatura – precisa Segnana – abbiamo dato ad Itea indicazioni precise al fine di responsabilizzare gli inquilini ad un uso corretto degli alloggi, ponendo con forza il tema della sicurezza e della vivibilità. Le nuove regole introdotte ci permettono di intervenire con rapidità e fermezza quando vengono riscontrati comportamenti impropri o addirittura illegali. Per tali ragioni questa mattina Itea ha avviato l’iter per la revoca degli alloggi in questione”.

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