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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Carabinieri sgominano giro di prostituzione a Trento e Bolzano

Quattro "case chiuse" mascherate da centri massaggio - aperte dalle 08 alle 24 tutti i giorni, festivi compresi, e frequentate da circa 650 clienti

Quattro “case chiuse” mascherate da centri massaggio - aperte dalle 08 alle 24 tutti i giorni, festivi compresi, e frequentate da circa 650 clienti - ove si prostituivano ragazze di origine cinese costrette a lavorare con turni massacranti, sono finite nel mirino dei Carabinieri Comando Provinciale di Bolzano che, a conclusione di un’indagine durata diversi mesi, stanno eseguendo una vasta operazione anticrimine che interessa anche le Province di Trento, Sondrio, Ravenna e Lecco.

Dalle prime luci dell’alba, in particolare, 100 Carabinieri sono impegnati a dare esecuzione ad una ordinanza custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Bolzano Carlo Busato su richiesta del Pubblico Ministero Dott.ssa Daniela Pol nei confronti di 6 individui cui viene contestato il reato associativo (416 del Codice Penale) finalizzato all’induzione e allo sfruttamento a livello “industriale” del mercato del sesso. 4 gli immobili sequestrati e decine le perquisizioni ancora in corso su tutto il territorio nazionale.

Le donne, solo di origine cinese, venivano reclutate attraverso inserzioni su riviste cinesi, allettate da promesse di attività lavorative lecite con la prospettiva di uno stipendio garantito fino a 3500 € al mese e poi costrette – pena l’allontanamento immediato - a prostituirsi all’interno dei centri massaggio (o con servizio a domicilio a costi raddoppiati) dislocati in Bolzano (2), Pineta di Laives (BZ) e Trento.

L’attività investigativa ha permesso di delineare i vari ruoli – capi e gregari - degli arrestati all’interno dell’organizzazione definendo i compiti e mansioni per ciascuno di essi, dal reclutamento, alla pubblicizzazione, alla scelta degli immobili con contratti d’affitto ad hoc e attivazione utenze, fino al sostegno logistico e la fidelizzazione del cliente. Imponente il flusso di denaro documentato: ogni prostituta arrivava a soddisfare una media di circa 25 clienti al giorno e ciascun centro era in grado di gestire anche 1300 chiamate giornaliere.

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