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Sicurezza e controlli

Edilizia: su 228 cantieri controllati il 17% è risultato irregolare

Lavoro nero, persone segnalate, cantieri sequestrati, oltre a sanzioni amministrative e ammende penali contestate

Su 228 cantieri controllati dai carabinieri, il 17% è risultato irregolare in Alto Adige. È questo solo uno dei dati della campagna nazionale di attività ispettiva nei cantieri partita a inizio febbraio del 2022 e alla quale i carabinieri altoatesini hanno preso parte. Le recenti misure governative (bonus 110%, sismabonus, ecc.) hanno contribuito al proliferare di cantieri, lavori di ristrutturazione e miglioramento, rifacimento facciate e altro, talvolta anche in maniera improvvisata.

La corsa alla scadenza del bonus unito all’incremento delle richieste, hanno pesato su quella che gli inquirenti hanno definito una "caduta di attenzione da parte degli operatori del settore al rispetto delle regole, pericolosamente a volte ignorate sul posto di lavoro". Da non dimenticare anche i risvolti che la pandemia da Covid-19 hanno portato in ogni settore. "Se prima le chiusure avevano contribuito a un calo degli incidenti sul lavoro, la riapertura dei cantieri ha imposto di non sottovalutare la perdita d’introito e i ritardi" si legge in una nota.

Nella Provincia autonoma di Bolzano non sono presenti carabinieri ispettorato lavoro poiché le competenze in materia ricadono costituzionalmente in capo alla Provincia. Pertanto il comando provinciale carabinieri di Bolzano ha concordato una strategia congiunta con l’Ufficio Ispettorato del lavoro della Provincia, diretto dal dottor Sieghart Flader. Le nove Compagnie dei carabinieri e gli ispettori del lavoro territorialmente competenti hanno condotto ispezioni congiunte ai cantieri edili. 

Dei 228 cantieri controllati, ben 39 sono risultati irregolari (poco più del 17%). 762 i lavoratori identificati nei cantieri, di questi 9 sono risultati non pienamente in regola e 3 completamente irregolari ovvero “in nero”. Di 38.832,92 euro è stato l’importo delle sanzioni amministrative contestate e 22.177,11 euro quello delle ammende penali (spesso le stesse in materia di lavoro poi sono oblabili in via amministrativa). Le persone segnalate all’autorità giudiziaria sono state 66 e i cantieri sequestrati due.

Le violazioni maggiormente contestate sono state quelle inerenti la protezione individuale dell’operaio per mancanza di caschetto, di imbracatura, scarpe idonee. Nella maggior parte dei casi il datore di lavoro, non presente sul posto, non ha risposto della violazione perché i dispositivi di protezione individuale erano stati forniti, ma non usati.

L’altra "macro-area" che ha avuto la grossa fetta di sanzioni è stata quella della sicurezza nei ponteggi, spesso privi di paratie per impedire l’eventuale caduta di persone e/o cose, talvolta utilizzando materiali non idonei e, infine, raramente in assenza di un piano di sicurezza. In un caso in Pusteria il ponteggio non ha retto il peso dei tre operai che sono rovinati a terra da tre metri di altezza. Casi residuali sono quelli di lavori eseguiti in difformità dal piano di sicurezza e di impiego di macchinari non a norma (mezzi senza barra di protezione “roll bar”) o senza abilitazione (gruista improvvisato).

Tutte le situazioni riscontrate saranno ora passate al vaglio della Guardia di finanza dei presidi territoriali competenti per un ulteriore vaglio in materia di fiscalità. L’attività dei controlli ai cantieri prosegue, d’iniziativa di tutte le autopattuglie che quotidianamente controllano il territorio che d’intesa, meccanismo ormai assolutamente oliato ed efficiente e con l’Ispettorato del lavoro.

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