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Cronaca Villa Lagarina

Mafia: "puzza" di infiltrazioni camorristiche alla Fiorito

La Procura di Udine ha aperto infatti un'inchiesta: l'ipotesi - tutta da dimostrare - è che l'impresa lagarina abbia rischiato di finire nelle mani di persone vicine agli ambienti camorristici

Puzza di infiltrazioni camorristiche sulla vendita, poi fallita, della Fiorito costruzioni di Villa Lagarina al gruppo Pastore. La Procura di Udine ha aperto infatti un’inchiesta: l'ipotesi - tutta da dimostrare - è che l'impresa lagarina abbia rischiato di finire nelle mani di persone vicine agli ambienti camorristici, specializzate nell’acquisto e nel successivo svuotamento di aziende in difficoltà. Il 19 settembre scorso il gip del tribunale friulano ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare per due imprenditori, padre e figlio, accusati di bancarotta fraudolenta. I due erano in affari con la Fiorito costruzioni (il cui management, va sottolineato, non c'entra nulla con l'inchiesta) ed il figlio aveva un appartamento a Riva del Garda, da cui avrebbe controllato - sempre secondo le accuse - gli affari in Trentino. 

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