Caldo, pericolo nelle fabbriche trentine: l'allarme della Fim
Campagna di prevenzione del sindacato: il 95% dei lavoratori intervistati dichiara di non essere stato sottoposto alla visita del medico del lavoro
Condizioni di lavoro non solo disagevoli ma anche pericolose nelle fabbriche trentine a causa del caldo. La segnalazione arriva dalla Fim Cisl e riguarda 14 delle 24 aziende coinvolte in un sondaggio somministrato ai lavoratori nelle scorse settimane. L'85% degli intervistati ha dichiarato di lavorare in situazioni di disagio a causa della temperatura negli ambienti di lavoro, traa questi il 60% ha valutato come "elevato" il disagio provocato dal caldo. Comedetto non si tratta solamente di comfort: il caldo può essere molto pericoloso nelle aziende metalmeccaniche, perfino letale. Anche in Trentino negli anni scorsi si sono registrati episodi molto gravi in tal senso.
"L’estate è ancora lunga e l’attenzione deve restare alta come soprattutto l’impegno di tutti a fare prevenzione con tutti gli strumenti disponibili - commenta Paolo Cagol, segretario della Fim Trentino -. Ogni rischio legato all’aumento delle temperature nelle postazioni di lavoro durante i mesi estivi va valutato e affrontato al meglio". Nei prossimi mesi resterà attiva la mail aperta dal sindacato, calore@fim.tn.it, per ricevere segnalazioni e risposte al sondaggio. Saranno inoltre promossi incontri specifici nelle aziende in presenza del medico del lavoro. Il 95% degli intervistati ha dichiarato di non essere stato visitato dal medico competente per quanto riguarda gli effetti del calore sulla salute. Il 76% degli intervistati ha dichiarato inoltre di “non aver mai ricevuto indicazioni su come intervenire nel caso che un collega presenti sintomi di colpo di calore”.