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Cronaca San Giuseppe / Via S. Croce

"Buco" del Centro Santa Chiara: per sanare il bilancio spesi 9 milioni

La Giunta era già intervenuta due volte per il riequilibrio finanziario del Centro servizi S. Chiara: la prima nel 2006 con 2 milioni e 500 mila euro per far fronte all'eccessiva esposizione bancaria; la seconda nel 2009, per lo stesso motivo

Per una soluzione appropriata dei problemi del Centro servizi culturali S. Chiara, "è all'attenzione della Giunta" anche la previsione, "in linea teorica" di una "modifica dell'assetto organizzativo del Centro". È quanto rivela il presidente della Giunta Alberto Pacher nella sua risposta a un'interrogazione del consigliere provinciale Walter Viola, del Gruppo misto. Pacher aggiunge che per il momento la Giunta, il 15 marzo scorso, ha deciso, per salvaguardare il ruolo considerato "significativo e irrinunciabile del Centro nel sistema culturale trentino", di intervenire con un finanziamento straordinario per il ripiano della situazione debitoria (di 3 milioni e 500 mila euro). Situazione che "risente delle irregolarità nella gestione del bilancio oggetto di una specifica indagine della Procura della Repubblica su denuncia degli organi del Centro coadiuvati dalla Provincia. Nel rispondere alle domande di Viola, il presidente ricorda che la Giunta era già intervenuta due volte per il riequilibrio finanziario del Centro servizi S. Chiara: la prima nel 2006 con 2 milioni e 500 mila euro per far fronte all'eccessiva esposizione bancaria; la seconda nel 2009, ancora per ridurre l'esposizione bancaria dell'ente che, nel bilancio consultivo di quell'anno, era ritornata sui livelli del 2006. Complessivamente, quindi, solo per sanare il bilancio del Centro, la Provincia ha speso fino ad oggi nove milioni di euro.

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