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Cronaca Centro storico / Piazza Dante

Auto storiche: l'iscrizione al registro può costare più dell'esenzione

Il Consiglio dei Ministri ha impugnato la legge provinciale che prevede esenzioni per veicoli ventennali, ma nel frattempo il consigliere Bezzi (FI) interroga: "Iscrivere al registro una panda di 27 anni non conviene"

Esenzione del bollo auto per i veicoli storici: tutto da rifare. La Provincia autonoma di Trento sostituisce il regime di tassazione ordinaria, prevista dal sistema statale, con un tributo ad hoc. Così si legge nelle motivazioni dell'impugnativa di Palazzo Chigi sulla legge provinciale. Della questione avevamo dato notizia già nei giorni scorsi. Oggi l'impugnativa è stata pubblicata dall'Ufficio Stampa del consiglio provinciale, insieme ad un'intterrogazione di Giacomo Bezzi (vedi oltre). La legge di assestamento di bilancio della Provincia prevedeeva un'esenzione, per tutto l'anno 2015, per i veicoli storici e da collezione tra i 20 ed i 30 anni d'età, quando la normativa statale la prevede solamente per veicoli ultratrentennali.

In attesa della sentenza il consigliere di Forza Trentino ha depositato un'interrogazione per chiedere quale sia il motivo dell'iscrizione obbligatoria in un registro (vedi l'elenco in questo articolo) per ottenere l'esenzione. L'iscrizione ha un costo, ed in alcuni casi iscrivere la propria auto potrebbe costare di più di quanto si risparmiato con l'senzione del bollo auto. Bezzi porta l'esempio di una panda di 27 anni: l'iscrizione costa 300 euro, mentre il normale bollo auto ne costa 110. Tre anni di bollo auto equivalgono al costo dell'iscrizione al registro per ottenere l'esenzione, comunque prevista dopo il superamento del 30° anno. 

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