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Cronaca

Bollettino coronavirus: i dati del 15 giugno

I dati vengono elaborati quotidianamente dall'Azienda provinciale per i servizi sanitari

Per il terzo giorno consecutivo in Trentino non si registrano decessi da Covid-19. A confermarlo è il bollettino martedì 15 giugno dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari che dà conto anche di 7 nuovi contagi, a fronte di quasi 1400 tamponi analizzati, mentre le vaccinazioni hanno superato quota 371.000. Altra nota positiva è l’ulteriore calo del numero dei ricoverati in ospedale: lunedì ci sono state 4 dimissioni e nessun nuovo ingresso ed il totale dei pazienti al momento è pari a 13, di cui 3 in rianimazione.

Tornando ai contagi, su 555 tamponi molecolari analizzati all’Ospedale Santa Chiara, i nuovi casi positivi sono 6 e le conferme di positività intercettate nei giorni scorsi dai test rapidi sono 9. Questi ultimi lunedì sono stati 837 che hanno fatto emergere 1 solo nuovo caso positivo. Ad aver contratto l’infezione c’è anche 1 bambino tra 6-10 anni mentre in fascia 70-79 anni i contagi sono 2 (nessuno però fra gli ultra ottantenni). Ci sono poi 47 nuovi guariti che portano il totale a 44.132. Delle 371.096 somministrazioni di vaccino finora eseguite, 131.104 riguardano seconde dosi. A cittadini Over 80 sono state somministrate 65.148 dosi, mentre nella fasce 70-79 anni e 60-69 anni il totale è rispettivamente 77.675 e 83.213.

Vaccini, l'apertura agli under 39

Dalle 23 di lunedì 14 giugno sono partite le prenotazoni del vaccino per le persone tra i 18 e i 39 anni. Queste riceveranno dosi di Pfizer o Moderna. «Entro il 10 luglio potranno essere prenotate 25.000 dosi» ha affermato il presidente della Pat, Maurizio Fugatti. «Se dovessero arrivare ulteriori rifornimenti di vaccini Pfizer o Moderna apriremo la possibilità ad altre persone. Non vogliamo aprire a tutti per non dare prenotazioni oltre le 3 - 4 settimane. In Trentino non abbiamo il problema, che c’è altrove, di gestire il tema della seconda dose di vaccino per gli under 40 perché nelle ultime settimane, per decisione dell’Apss, abbiamo scelto di non vaccinare con AstraZeneca, tranne i primi casi di personale scolastico e forze dell’ordine, ma si parla di settimane fa». È stato precisato dal direttore generale di Apss Pierpaolo Benetollo che alle persone tra i 40 e i 60 anni che hanno già fatto la prima dose di AstraZeneca sarà proposto di fare la seconda dose con Pfizer o Moderna: si tratta di circa 2000 persone, ha spiegato Benetollo. 

Variante indiana 

Sulla variante indiana Benetollo ha detto inoltre che non si tratta di una novità ma che nel monitoraggio nazionale è nota da mesi ed ha una circolazione nell’ordine di pochi punti percentuali. Anche in Trentino, ha aggiunto, da alcune settimane sono stati individuati alcuni casi ma al momento non si sta replicando, secondo gli studiosi, quanto avvenuto con la variante inglese che oggi è la norma. Il monitoraggio continua, ha detto ancora Benetollo, e attualmente non ci sono prove che dicano che i vaccini attuali non diano copertura rispetto alla variante indiana. Si è scelto di aprire le vaccinazioni a partire dai diciottenni invece che dai dodicenni, ha spiegato ancora Benetollo, perché l’evolversi della situazione ha cambiato le condizioni. Ci sono, ha aggiunto, anche 3400 persone circa che avevano prenotato la vaccinazione con Janssen e che dovranno averne un altro.

Da Benetollo è giunto anche l’invito a rispettare ancora le regole sui comportamenti da tenere anche se la circolazione del virus si sta attenuando. Mascherina, distanziamento e lavaggio delle mani sono dunque ancora importanti. Nel commentare la maggiore libertà di azione che l’essere in zona bianca comporta, anche il dirigente generale del Dipartimento Salute e politiche sociali Giancarlo Ruscitti, ha ricordato quanto sia ancora importante osservare le norme di prevenzione con attenzione, anche perché ci sono ancora anziani non vaccinati. 

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