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Coronavirus: altre 4 vittime. Vaccino, Benetollo: "Alcune reazioni al vaccino, ma nessun danno permanente"

I dati comunicati dalla Provincia autonoma di Trento e tutte le novità sull'evolversi della situazione covid in Trentino

Sono 4 le vittime del coronavirus in Trentino registrate nel bollettino aggiornato a mercoledì 20 gennaio, e 278 i nuovi positivi. Questi i numeri comunicati dall'assessora alla Sanità provinciale Stefania Segnana in una conferenza stampa trasmessa in diretta Facebook. Grazie a 2.704 tamponi molecolari analizzati nelle ultime 24 ore sono stati scoperti 93 nuovi casi, mentre altri 80 sono di conferma. Altri 185 casi sono stati scoperti con 1.247 tamponi antigenici.

Sul totale dei nuovi contagi gli ultrasettantenni sono 54, mentre i bambini e ragazzi in età scolare sono 27. Le classi in quarantena attualmente sono 22. Dati positivi arrivano dagli ospedali dove il numero di pazienti covid scende ulteriormente a 297. Le dimissioni, 29, tornano a superare ampiamente i nuovi ricoveri: 12 persone sono entrate in ospedale per covid nelle ultime 24 ore. Purtroppo ci sono ancora 42 pazienti in rianimazione.

Vaccino: ancora tagli da Pfizer

I vaccini effettuati sono ad oggi 11.987. L'assessore Segnana ha riferito di un ulteriore riduzione delle dosi inviate da Pfizer all'Italia: il Trentino è stato il territorio più penalizzato dal primo taglio, con il 60% di dosi in meno arrivate alla sanità provinciale. Ora ci sarà un ulteriore taglio del 29%. Le preoccupazioni riguardano in particolare il completamento dell'immunizzazione degli ospiti di Rsa, che si completerà solo con la somministrazione della seconda dose. "Al termine dell'operazione stiamo pensando, insieme alle associazioni dei parenti, di riaprire le visite nelle case di riposo" ha concluso l'assessore. 

Il dirigente dell'Azienda sanitaria provinciale Benetollo ha parlato di una percentuale minima di reazioni, del tutto normali, al vaccino. "Sono reazioni comuni, nessun danno permanente. In ogni caso tutti i problemi di questo tipo che si sono registrati sono già stati risolti. La vaccinazione è ciò che può portarci fuori da questo tunnel, il messaggio che deve passare è che proprio adesso che abbiamo una via di uscita non è il momento di abbassare la guardia". 

Zona gialla: dati e polemiche

Il Trentino è stato confermato come zona gialla, unico territorio del Nord Italia. «Ho visto un po' troppo entusiasmo in giro - ha commentato il presidente Maurizio Fugatti - ma se vogliamo rimanere così occorre rispettare ancora di più le regole, perché con i nuovi criteri sarà ancora più facile entrare in zona arancione». Nel frattempo è tornata ad infuriare la polemica sulle modalità di comunicazione dei dati a Roma da parte della Provincia. Ancora una volta l'ex rettore dell'Università di Trento Davide Bassi ha messo sotto la lente d'ingrandimento i numeri del Trentino provando a dare una spiegazione del perché, con più morti e più posti di rianimazione occupati, il Trentino sia ancora zona gialla. L'articolo ha spinto il Patt, partito di opposizione, a chiedere chiarimenti in aula al presidente. La capogruppo della Lega Mara Dalzocchio ha risposto alle accuse difendendo l'operato trasparente della Giunta. 

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