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Cronaca Centro storico / Piazza Dante

Coronavirus in Trentino: 7 decessi e 266 casi, meno della metà sono over70

I dati del contagio e tutte le informazioni sulla situazione in Trentino

Registra 266 nuovi positivi e, purtroppo, altri 7 decessi il bollettino coronavirus in Trentino aggiornato a giovedì 19 novembre. I tamponi effettuati sono stati 3.095, un numero che descrive il forte impegno quotidiano del Laboratorio di Microbiologia dell'Ospedale S. Chiara e della Fondazione Edmund Mach nell'attività di analisi.

Trentino zona arancione? Si saprà venerdì 20 novembre

Nel dettaglio, circa 80 dei nuovi casi sono paucisintomatici. Dei nuovi positivi 152, ovvero più della metà, sono stati individuati da contact tracing o screening. Non si arresta, purtroppo, il contagio nelle Rsa: 36 positivi tra ospiti e operatori. Non sono immuni i bambini: 6 hanno meno di 5 anni e di questi 3 sono addirittura sotto i 2 anni.

Altri 26 bambini e ragazzi in età scolare sono risultati positivi ed ora si sta valutando se disporre la quarantena per le rispettive classi. Il numero delle classi in quarantena, però, continua a scendere, ieri erano 168. Ciò anche in virtù del fatto che dall'inizio di novembre occorrono due casi, e non uno solo, per mettere in quarantena la classe.

Sono sempre molti inoltre gli over 70 che si contagiano: 93 nelle ultime 24 ore. Le autorità sanitarie rinnovano l'appello per invitare tutti a mantenere il massimo livello di prudenza, soprattutto nei confronti delle categorie più fragili per le quali l’impatto con il virus può essere fatale. I ricoveri hanno raggiunto quota 446. Il presidente Fugatti ha annuciato che domani si saprà se il Trentino potrà rimanere zona gialla oppure se cambierà fascia di rischio. 

Le persone in rianimazione sono 39, un numero giudicato acora "sotto controllo".  A preoccupare maggiormente è il numero dei ricoverati negli altri reparti covid (malattie infettive ed "alta intensità"), che ha raggiunto quota 400, e non accenna a diminuire. Si stanno allestendo molto rapidamente nuovi posti letto degli ospedali trentino, per arrivare a 600.

Screening di massa e polemica sui dati

L'Alto Adige si prepara ad uno screening di massa: nel weekend il test sarà somministrato su base volontaria a 350.000 persone. Il governatore trentino Maurizio Fugatti ha detto di guardare con attenzione alla sperimentazione altoatesina. Nel frattempo, però, in Trentino è polemica sui dati: nonostante il presidente abbia più volte detto che il Ministero non chiede di conteggiare i positivi del test rapido questo non appare una valida giustificazione per non comunicarli ai cittadini, come già fanno molti sindaci su Facebook, in autonomia. A tal proposito è stata lanciata una petizione che ha rapidamente raggiunto le 1.500 firme. 

Lockdown e le incertezze sul Natale

Torna, a livello nazionale, anche il rischio di lockdown. È già tornato a lavorare sul tavolo delle restrizioni il Governo, dopo la firma del Dpcm (Decreto del presidente del Consiglio dei ministri) del 3 novembre, diverse e accese sono state le discussioni in merito ai colori delle aree, soprattutto da parte di quei territori che si sono sentiti identificati in maniera sbagliata. Eppure, dopo qualche giorno di ansia per le sei regioni a rischio di cambio fascia, ora il discorso si fa più ampio, allargando alla possibilità di stringere ancora di più e di mettere l'intera Italia in area arancione se non, addirittura, in rossa. Un secondo lockdown a poco più di un mese dal Natale, è proprio quello che tutti, o quasi, speravano di non leggere e sentire. 

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