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Cronaca

Bollettino coronavirus, sono morte altre 13 persone

I dati vengono elaborati quotidianamente da Apss e trasmessi dalla Provincia autonoma di Trento e dal Ministero della Salute

I primi dati di aggiornamento del report di Apss (Azienda provinciale per i servizi sanitari) di lunedì 21 settembre sono stati divulgati. Sono morte altre 13 persone nelle ultime 24 ore, i casi positivi agli 839 tamponi molecolari analizzati domenica 20 dicembre sono 59 (16 sono conferme di precedenti positività ai rapidi). I test rapidi risultati positivi sono 40 sui 418 effettuati. 

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Dei nuovi positivi, 36 sono asintomatici ed altri 39 pauci sintomatici: tutte situazioni che vengono controllate dalle cure domiciliari. Sempre fra i nuovi positivi, da registrare la presenza di 2 bambini nella fascia di età 3-5 anni, e 16 over 70 (uno dei dati più bassi registrati da diverse settimane a questa parte e che ci si augura indichi un’inversione di tendenza). Come ripetuto più volte dagli esperti, sono proprio le persone più anziane quelle che rischiano le conseguenze più gravi a causa dell’infezione. Tra i nuovi decessi (7 dei quali avvenuti in ospedale), la maggior parte è di età avanzata (anche se una delle vittime aveva solo 52 anni): si tratta di 9 uomini e 4 donne, l’età media è di 82 anni.

Su fronte dei ricoveri, ci sono stati 16 nuovi ingressi mentre le dimissioni si sono fermate a quota 8: i pazienti ricoverati sono 431, di cui 49 in rianimazione. La situazione delle scuole vede ancora 13 classi in quarantena, mentre sono in corso di approfondimento i casi di altri 6 ragazzi che hanno contratto il virus. Sale il numero dei guariti che con i 373 dell’ultima rilevazione portano il totale a 17.145.

L'ordinanza valida solo fino al 23

L’ordinanza provinciale resterà in vigore fino al giorno 23 dicembre; dal 24 si dovranno applicare le norme contenute nel decreto adottato dal Governo. Lo ha spiegato lo stesso presidente Fugatti nel corso di una delle conferenze stampa. “Ci rendiamo conto – ha detto il presidente della Provincia – di quanto possa essere difficile accettare le limitazioni in questa fase, ma è molto importante rispettare le regole soprattutto per tutelare la popolazione più anziana. Capiamo anche i giovani ma è il momento della pazienza e della responsabilità. Dopo questa fase di sacrificio, che servirà ad abbassare i contagi, ci avvineremo al momento in cui saranno fatte le vaccinazioni e quindi posso dire che cominciamo a vedere una luce in fondo al buio”.

"Dai nonni con cappotto e finestre aperte"

Il dottor Antonio Ferro, dirigente del Dipartimento Prevenzione dell’Apss, ha ribadito l’appello: molta attenzione ai rischi di contagio all’interno delle famiglie, perché, ha detto, continuano ad esserci molti anziani contagiati e se non si rispettano le regole si mette a rischio la loro salute. Le raccomandazioni: stare un quarto d'ora con gli anziani, non in contesti di cena o pranzo, non al tavolo, magari con la mascherina e, addirittura, con il cappotto e le finestre aperte. "Fatelo per i vostri cari, fatelo per il sistema sanitario, fatelo per tutti".

Il nuovo Decreto Legge

L'Italia rossa nei giorni festivi e prefestivi e arancione nei giorni feriali, lo ha annunciato il premier Giuseppe Conte in diretta nazionale nella serata di venerdì 18 dicembre. «Le misure della divisione a zone hanno funzionato e ci hanno consentito di evitare il lockodwn generalizzato - ha affermato Conte -. Tant'è che nei prossimi giorni tutte le regioni potrebbero rientrare nell'area gialla. La situazione però rimane difficile e in tutta Europa. E tra i nostri esperti c'è forte preoccupazione che nel periodo natalizio la curva dei contagi possa subire un'impennata».

Tamponi salivari

Nuovi tamponi molecolari avanzano all'orizzonte in Trentino. Durante la conferenza in diretta Facebook tenuta dalla Provincia di Trento nel pomeriggio di sabato 12 dicembre, il professore del Dipartimento di Biologia Cellulare, Computazionale e Integrata - Cibio dell'università di Trento, Massimo Pizzato, ha annunciato e spiegato la novità. Un terzo tipo di test che si affianca ai molecolari se davvero la sua efficacia sarà comparabile ma, pare, più veloce. «Non si tratta di un test rapido, si tratta di un test molecolare - ha specificato Pizzato -. Quindi cerchiamo di sfruttare la precisione e l'affidabilità del test molecolare che sono ancora il "top" del tipo diagnostico e cerchiamo di associare questo alla saliva, con il vantaggio di avere una fase nel prelievo del campione molto facilitata, che non vede il coinvolgimento di un addetto sanitario».

La speranza in un fiore

La primula sarà il simbolo della campagna dei vaccini anti-covid che partirà a metà gennaio. La luce in fondo a questo tunnel fatto di Dpcm, restrizioni e stravolgimento del mondo, pare inizi a vedersi. «Stiamo lavorando senza sosta perché la vaccinazione inizi da metà gennaio», ha confermato domenica 13 dicembre Domenico Arcuri nella conferenza stampa in cui, in compagnia dell'architetto Stefano Boeri, ha presentato la campagna di somministrazione. Come riporta Today, i primi ad essere vaccinati, ha ribadito il commissario per l'emergenza coronavirus, saranno gli operatori sanitari, il personale e gli ospiti delle Residenze sanitarie assistenziali. "I numeri delle persone da vaccinare nelle diverse regioni saranno perfezionati in queste ore" ha aggiunto Arcuri.

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