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Cronaca Oltrefersina / Largo Medaglie d'oro

Coronavirus: due decessi. Polemica sui dati, Fugatti: "Mai nascosto niente"

I dati diffusi dall'Azienda sanitaria e le ultime notizie sulla situazione covid in Trentino

Due decessi e 242 nuovi casi di coronavirus in Trentino. Questi i dati contenuti nel bollettino di mercoledì 27 gennaio, e proprio sui dati il presidente Maurizio Fugatti risponde agli attacchi delle minoranze, che chiedono una Commissione d'inchiesta. "I nostri dati non li certifichiamo noi ma l'Istituto Superiore di Sanità, attaccare la Giunta significa attaccare la nostra parte tecnica, formata da professionisti riconosciuti a livello nazionale che mai e poi mai potrebbero mettere in atto ciò che è riportato nelle accuse che ci vengono rivolte", ha detto. 

Il tasso di positività rispetto al totale dei tamponi è in crescita ed è arrivato al 6,7%, ma prosegue il trend positivo nelle ospedalizzazioni, in calo da 10 giorni (-15 rispetto al giorno precedente), trend che per la prima volta mostra effetti anche sulle terapie intensive. "Da qualche giorno con le ospedalizzazioni siamo al di sotto della soglia critica del 40%, siamo al 33% - ha aggiunto Fugatti -. Siamo ancora sopra soglia per quanto riguarda la terapia intensiva: siamo al 38%, ma abbiamo toccato il 55% nei mesi passati". Su 2.208 tamponi molecolari effettuati nelle ultime 24 ore ne sono risultati positivi 49, ai quali si aggiungono altri 193 test positivi su 1.361 antigenici per un totale di 242 nuovi casi rispetto al giorno precedente.

Fugatti: "Polemica politica, ma faccio fatica a capire"

Il governatore è poi entrato nel merito della polemica sui dati comunicati a Roma dal Trentino. "Ha fatto discutere - ha detto - il tema degli dati degli antigenici. Lo abbiamo detto fino alla stanchezza: la Provincia ha fatto tutto ciò che è stato richiesto dal Ministero della Salute. Dal 4 dicembre li abbiamo comunicati come positivi a Roma, solo dopo un mese Roma li ha comunicati nel bollettino quotidiano. Abbiamo comunque sempre isolato le persone positive agli antigenici e comunicato ai sindaci il dato comprensivo dei positivi all'antigenico. La questione che viene posta mette anche in dubbio l'operato delle nostre strutture tecniche: sono due mesi che si parla di questo, e nessuno dall'Iss o dal Ministero ha mai contestato il nostro operato".

I dubbi sono sorti dopo che il Trentino è rimasto zona gialla per l'ennesima volta, nonostante dati simili all'Alto Adige, ed "accerchiato" da zone arancioni in tutto il Nord Italia. "Il fatto che il Trentino sia rimasto giallo fin dall'inizio, a parte le festività natalizie, è l'esempio di un'autonomia che riesce con le proprie gambe a contrastare questa difficile situazione. Siamo stati i primi a fare le Rsa covid, a fare gli accordi con le farmacie, ad implementare ancora nella prima ondata il numero di tamponi, primi a riaprire le scuole, gli ultimi a chiuderle. Faccio fatica a capire anche le eventuali motivazioni politiche della polemica" ha concluso Fugatti.

Screening e conteggi

Un nuovo attacco delle minoranze alla Giunta Fugatti sui numeri covid. Questa volta non si tratta del numero di positivi ma di un dato che si ricollega indirettamente: quello dei tamponi effettuati. Se il numero di contagiati può essere influenzato dalle modalità di raccolta dei dati, quello dei tamponi effettuati non mente. È con questa idea che l'ex presidente della Provincia Ugo Rossi, ora all'opposizione, ed i consiglieri del Patt Dallapiccola e Demagri hanno depositato un'interrogazione che metterà alle corde l'assessore alla Sanità provinciale Stefania Segnana. Il compagno di partito, Roberto Stanchina vicesindaco di Trento, ha però preso le distanze dall'interrogazione chiedendo piuttosto di istituire una Commissione anticrisi per ripartire quandos sarà il momento. 

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