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Venerdì, 22 Settembre 2023
Cronaca

Bollettino Coronavirus in Trentino: 94 nuovi casi, 16 Rsa con contagio nel personale

I dati trasmessi dall’Azienda provinciale per i servizi sanitari aggiornati a martedì 20 ottobre

Ci sono 94 nuovi casi di coronavirus in Trentino (32 identificati con "sospetto diagnostico", ovvero con sintomi, e 62 da contact tracing). Questo il dato contenuto nel bollettino coronavirus dell'Azienda sanitaria provinciale aggiornato a martedì 20 ottobre. Si registra, purtroppo, un decesso: è una persona di 70 anni, non ospite di Rsa (Residenza sanitaria assistenziale), che è passata dalla terapia intensiva. Si tratta, di fatto, del primo ricovero in rianimazione di questa seconda ondata. Ad oggi i pazienti in terapia intensiva sono zero. 

"Il numero delle terapie intensive sicuramente aumenterà" ha commentato il governatore trentino Maurizio Fugatti. I ricoverati negli altri reparti sono 46 (14 a Trento, 32 nel covid hospital di Rovereto). C'è poi il problema delle Rsa: 3 quelle interessate da contagio tra gli ospiti, Pinè, Malè e la Solatrix di Rovereto. Ma sono 16 quelle che vedono contagiati tra il personale. Nella Rsa di Volano, interamente dedicata a pazienti covid, sono occupati 37 posti su 80. Nelle Rsa di "transito" di Ala e Dro ci sono, rispettivamente, 12 e 22 ospiti.

Il numero di tamponi è particolarmente basso: 846. Sul totale dei nuovi contagi 3 casi riguardano bambini da 0 a 5 anni, sono 13 i casi nella fascia 6-15 anni, mentre gli over 70enni contagiati nelle ultime 24 ore sono 10. "Non ci sono particolari situazioni di criticità su singoli Comuni, non rileviamo la necessità di interventi in particolari aree, come è stato a Cembra: lì la situazione si sta normalizzando, oggi non abbiamo nuovi casi, qualora continuasse questa situazione nie prossimi giorni Cembra potrebbe uscire da quel particolare percorso previsto dall'ordinanza di una decina di giorni fa".

Un nuovo Dpcm (Decreto del presidente del Consiglio dei ministri) è stato firmato nella notte tra il 18 e il 19 ottobre, più rigido rispetto a quello emanato cinque giorni prima. Le nuove direttive, ancora più stringenti rispetto alle precedenti, sono state messe in campo con l’intenzione di prevenire la diffusione del contagio che ha registrato negli ultimi giorni numeri «preoccupanti».

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