Effetto orsa JJ4: è nato un hashtag per boicottare il Trentino
Da chi annuncia di non venire più in vacanza a chi non comprerà più i nostri prodotti: cosa rischia il territorio?
La vicenda dell’orsa JJ4 può avere ripercussioni su uno dei sostentamenti principali del nostro territorio, ovvero il turismo? La risposta è sì. Sui social, in queste ore, impazza l’hashtag #BoicottaIlTrentino, diventato tra i trend di Twitter, in cui tante persone affermano che questa vicenda li porterà ad evitare il Trentino per le vacanze.
La scure rischia di abbattersi non solo sul settore turistico, ma anche su quello enogastronimico, con tutte le eccellenze del territorio potenzialmente a rischio se si pensa che c’è chi dice che non comprerà più mele nostrane, un’altra fetta importante dell’economia locale.
Dalle parole ai fatti. Nelle ultime ore alcuni attivisti di Centopercentoanimalisti hanno esposto alcuni striscioni fuori da due supermercati di Verona, rivolgendosi tanto alle catene quanto, evidentemente, anche ai clienti delle stesse: “Lo facciamo affinché tolgano dagli scaffali i prodotti trentini: sarebbe un gesto importante di solidarietà. Contemporaneamente invitiamo le persone a non comperare questi prodotti, finché Fugatti e soci non avranno cambiato rotta. Non solo le mele, ma vini, confetture, biscotti, funghi. Alcuni prodotti ‘a marchio’ provengono da aziende trentine: chi ama gli animali, legga l'origine di quel che compra”.
Insomma, il rischio per le tasche trentine, stando alle premesse di queste iniziative, c’è eccome. Bisognerà vedere l’effetto reale di queste iniziative. Ma tra chi ha paura e chi è inferocito da questa situazione, le ombre all’orizzonte non paiono diradarsi.