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Cronaca

Undici gli immobili confiscati alle mafie nel comune di Trento

Il Comune ha prima portato a scadenza i naturali contratti di locazione, poi ha ristrutturato gli alloggi e li ha destinati al soddisfacimento della richiesta di alloggi pubblici affidandoli ad Itea spa

Sono undici i beni confiscati alle mafie in possesso del Comune di Trento a partire dal 2003, dopo la sentenza numero 451/01 della Corte d'appello di Trento. Gli immobili sono entrati nel patrimonio disponibile del Comune che ha prima portato a scadenza i naturali contratti di locazione, poi li ha ristrutturati e destinati al soddisfacimento della richiesta di alloggi pubblici affidandoli ad Itea spa.

Si tratta di un alloggio di 81 metri quadrati in via Prepositura 68, che dopo la ristrutturazione è stato destinato ad edilizia abitativa pubblica e dal 1° febbraio 2010 è stato assegnato ad una famiglia. Un altro si trova invece in via Doss Trento, al civico 69/1: 129 metri quadrati di appartamento che dopo la ristrutturazione è stato assegnato ad un nucleo familiare. Il terzo è in via Maccani, civico 92: 81 metri quadri con un giardino esterno di 76 metri, anche questo - dall'ottobre 2010 - è stato affidato ad una famiglia. 
 
Una delle strutture più grandi che sono state sequestrate e poi date al Comune è un rustico in stato di abbandono in via Moar 9: piano terra, primo piano e secondo piano. Attualemente la proprietà risulta indivisa al 50% con altri soggetti ed è in corso una procedura per l'acquisto del restante 50%. Nella stessa via c'è poi il piccolo locale, sono 34 metri quadrati, che sarà affidato all'associazione Libera del Trentino. Dopo la ristrutturazione era destinato ad edilizia abitativa pubblica ma in realtà non è stata possibile l'assegnazione in quanto inadeguato proprio perché la superficie è inferiore ai limiti previsti dalle normative in materia, per cui si deve assegnare ad associazioni operanti in ambito sociale e di volontariato. Il canone simbolico sarà di 100 euro.
 
Tutte le altre proprietà confiscate si trovano a Gardolo: un garage di 15 metri quadrati in Via Soprasasso 48 in disponibilità al Comune per l'attività istituzionale che attualmente contiene i mobili di un inquilino comunale defunto per il quale c'è un'eredità giacente. Le chiavi sono in possesso del Servizio Casa del Comune. Sempre in Via Soprasasso, al civico 40, c'è un altro alloggio di 80 metri quadrati più un garage di 16. L'appartamento attualmente in fase di assegnazione. Un altro garage si trova invece in via Paludi, al civico 19, e anche in questo caso è adibito ad attività istituzionali, le chiavi sono in possesso dell'Ufficio patrimonio del Comune.  
 
In via Soprasasso 42 si trova poi un appartamento di 79 metri quadrati con posto auto che dal 15 marzo del 2010 è stato assegnato ad una famiglia. In via Noce 6 c'è poi un alloggio di 112 metri quadrati per cui sono in corso le procedure per l'assegnazione ai sensi delle norme che disciplinano l'edilizia abitativa pubblica. Infine, sempre in via Noce 6, si trova un garage di 30 metri quadri che è nelle disponibilità dell'Ufficio patrimonio del Comune di Trento.
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