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Cronaca Cavedine

Ladri professionisti in trasferta in Trentino: si fingevano operai dell'acquedotto

Arrestati cinque soggetti tra le province di Asti e Cuneo, le indagini partite dal Trentino

Arrestati 5 soggetti ad Asti e Cuneo, accusati di 27 furti di cui 5 con modalità fraudolenta a danno di anziani. Alle prime ore dell’alba di martedì 2 febbraio i carabinieri hanno notificato a carico di 5 soggetti, tutti residenti tra le provincie di Cuneo e Asti e con precedenti, l’ ordinanza applicativa di misure cautelari in carcere emessa dal tribunale di Trento, su richiesta della locale Procura della Repubblica, per il delitto di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di reati contro il patrimonio.

Ecco come agivano i ladri

Articolata attività d’indagine condotta dall’Aliquota Operativa del Norm della Compagnia di Cles. Nello specifico, i soggetti si fingevano operatori dell'acquedotto e una volta entrati nelle abitazioni degli anziani portavano via soldi e oggetti di valore. Cinque gli episodi di questo tipo, colpi messi a segno con una "modalità fraudolenta" che, secondo gli inquirenti, denota capacità criminali fuori dal comune, in particolare per il giovane ritenuto a capo della banda, con un lungo "curriculum" specifico, presente a tutti i furti.

Gli arrestati sono accusati anche di una rapina commessa a Cavedine nel giugno 2019 quando entrarono in una villa dopo essersi finti interessati ad affittare una porzione di casa: una volta dentro i malviventi hanno estratto una pistola e hanno richiesto l'apertura della cassaforte riuscendo ad arraffare 100mila euro tra gioielli e contanti, per poi fuggire in sella a una moto alla quale era stata montata una targa clonata

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