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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Centro storico

Integrazione, luci e ombre per le 4.200 "badanti" in Trentino

Il pesante lavoro svolto dalle assistenti familiari poco si concilia con la qualità della vita delle stesse cosiddette "badanti", che sacrificano il loro benessere per la loro "missione" familiare e lavorativa

Il pesante lavoro svolto dalle assistenti familiari poco si concilia con la qualità della vita delle stesse cosiddette "badanti", che sacrificano il loro benessere per la loro "missione" familiare e lavorativa. Ma è importante tenere presente che il benessere di queste donne significa, tra l'altro, anche benessere delle famiglie presso le quali lavorano. Se n'è parlato oggi a Trento alla presentazione della ricerca intitolata "Cercando il benessere nelle migrazioni. L’esperienza delle assistenti familiari straniere in Trentino", studio promosso dal Centro informativo per l'immigrazione dell'assessorato provinciale alla Solidarietà internazionale e alla Convivenza e realizzato da Maurizio Ambrosini e Paolo Boccagni, curatori tra l'altro del Rapporto sull'immigrazione in Trentino del Cinformi. Lo studio presentato oggi analizza i risultati di una ricerca qualitativa realizzata in provincia di Trento (dove si contano circa 4.200 assistenti familiari) che rivisita il lavoro di assistenza familiare delle donne migranti a partire dai loro vissuti soggettivi e dalle loro esperienze di socialità informale. Scarica l'intervista a Maurizio Ambosini. Intervista al professor Maurizio Ambrosini-2

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