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Cronaca Gardolo

Volto coperto e coltello alla gola di una delle vittime: arrestato un baby-rapinatore, denunciato il complice

I fatti risalgono alla metà del mese di aprile quando, attorno alle 22, la Centrale Operativa dei Carabinieri di Trento aveva registrato la richiesta di un ragazzo, rapinato unitamente a due amici, pochi minuti prima, nei pressi della piazza della chiesa di Gardolo

I carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Trento, nella mattinata di venerdì 23 aprile, hanno dato esecuzione a una ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale per i Minorenni di Trento su richiesta della locale Procura minorile, nei confronti di un 16enne di origini moldave, responsabile di rapina aggravata ai danni di tre coetanei, perpetrata con un amico trentino di 17 anni, denunciato a piede libero.

Mercoledì 14 aprile, verso le 22, la Centrale Operativa dei Carabinieri di Trento, tramite il Numero Unico di Emergenza 112, ha registrato la richiesta di un ragazzo, rapinato unitamente a due amici, pochi minuti prima, nei pressi della piazza della chiesa di Gardolo.

Alle pattuglie della Sezione Radiomobile intervenute, le vittime hanno riferito di essere state minacciate da una coppia di coetanei, entrambi a volto travisato, uno dei due aveva in mano un coltello e insieme avrebbero intimato le vittime di consegnare denaro e cellulari.

Inoltre, uno dei due baby-rapinatori avrebbe addirittura afferrato al collo di uno dei malcapitati, puntandogli la lama alla carotide, per inibire qualsiasi tipo di reazione delle vittime. Terminato il colpo, i due giovani delinquenti si sono dileguati in direzione del Parco di Melta, facendo perdere le proprie tracce.

L’indagine sviluppata dalla Sezione Operativa della Compagnia di Trento, muovendo dalla doviziosa descrizione dei vestiti indossati dai rapinatori e con la ricostruzione attraverso i filmati delle video-sorveglianza delle zone limitrofe, ha consentito di acquisire elementi gravemente indizianti, sul conto degli indagati, entrambi ospiti di una comunità per minori di Trento.

Le conseguenti perquisizioni domiciliari a carico dei sospettati, disposte dalla Procura Minorile, hanno quindi permesso di trovare, nella loro disponibilità, i capi d’abbigliamento indossati durante la rapina, dimostrando per gli inquirenti la paternità del delitto.

L’Autorità Giudiziaria, concordando con i risultati investigativi dei carabinieri, ha disposto la custodia cautelare presso l’Istituto Penitenziario Minorile di Treviso per il rapinatore che ha materialmente minacciato una delle sue vittime con il coltello, riservandosi di giudicare l’altro correo a piede libero.

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