rotate-mobile
Attenzione

Riceve una richiesta di pagamento dalla Camera di Commercio, ma è una truffa

Bollettini e telefonate ingannevoli: cosa devi sapere se ricevi una richiesta di pagamento con bollettino da parte di un Ente pubblico

Il tempo di iscriversi alla Camera di Commercio e arriva la lettera con la richiesta di pagamento, ma che se la si legge bene, la si analizza a fondo, si scopre che non è autentica. Capita spesso, da molti anni ormai, ma le tecniche si affinano nel tempo. È capitato ancora una volta, in provincia di Trento, dove un libero professionista si è iscritto alla camera di commercio il 29 settembre e dopo pochissimi giorni ha trovato nella cassetta delle lettere un bollettino di pagamento di 388,05 euro da saldare e anche già scaduto. 

Capita che in situazioni come questa la fretta di voler pagare per essere in regola, unita al fatto che la data di termine riportata sulla lettera risulta già scaduta e quindi la possibilità di dover corrispondere anche una mora, oltre a vedere tutti i propri dati corretti, porti al malcapitato di agire in fretta e furia. Fortunatamente, però, molte banche sono già preparate e bloccano il bonifico al primo inserimento. Contattando infatti il servizio clienti, l'istituto bancario potrebbe comunicarvi che si tratta di una truffa. 

In aggiunta, un controllo occorre farlo con il diretto interessato, l'Ente che è stato preso in causa per richiedere il pagamento e in questo caso la Camera di Commercio, che diffida dal pagare bollettini che arrivano a casa a loro nome, visto che da ormai molto tempo vengono utilizzati i modelli F24. Analizzando bene la lettera, poi, si nota che la notifica di pagamento è riferita a una sorta di abbonamento a pagamento per ricevere le informazioni della Camera di Commercio, peraltro già gratuite sul sito. 

Camera di Commercio, dal canto suo, periodicamente pubblica la comunicazione di diffidare da queste richieste:

"Invitiamo le imprese a prestare la massima attenzione a e-mail, comunicazioni, bollettini precompilati di pagamento che nominano la Camera di Commercio e contengono:

  • richieste di iscrizione in elenchi, albi e registri che sembrano essere obbligatori (anche per marchi o brevetti);
  • richieste di adesione a servizi e portali o inviti, via e-mail (anche via pec), al pagamento telematico del diritto annuo con PIN e link;
  • generiche richieste di pagamento che possano dare l'impressione di essere obbligatorie in cui si cita la Camera di Commercio.

Si tratta di proposte commerciali, la cui adesione non è assolutamente obbligatoria e che sono del tutto estranee all'attività istituzionale della Camera di Commercio di Trento. Si raccomanda pertanto di prestare la massima attenzione prima di effettuare qualsiasi pagamento e di accertarsi dei contenuti effettivi del materiale pervenuto. Unioncamere in collaborazione con l'Autorità garante della concorrenza e del mercato promuove ogni anno una campagna per sensibilizzare il pubblico nei confronti del proliferare di proposte commerciali ingannevoli. Di recente sono state segnalate anche telefonate nell'ambito delle quali vengono richieste coordinate bancarie e credenziali di accesso ai conti correnti. Non si tratta di iniziative riconducibili alla Camera di Commercio di Trento".

In ogni caso, dopo aver attentamente letto gli avvisi, l'azione migliore da intraprendere è quella di consultare il vademecum appositamente predisposto dall'Autorità garante della concorrenza e del mercato oppure di rivolgersi alla propria Associazione di categoria o direttamente alla Camera di Commercio di Trento (tel. 0461 887111).

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Riceve una richiesta di pagamento dalla Camera di Commercio, ma è una truffa

TrentoToday è in caricamento