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Cronaca

Chiamate impazzite ai Vigili del Fuoco: fu un'intrusione nel sistema

"I codici sono in mano amolti addetti ai lavori che potrebbero riprodurre l'alertamento". Non smentisce l'ipotesi di un attacco hacker alla rete di comunicazione dei Vigili del Fuoco l'assessore Tiziano Mellarini che ha risposto ad un'interrogazione riguardo alle chiamate che la notte del 17 dicembre allertarono, inutilmente, 47 Corpi su tutto il territorio

Fu una vera e propria intrusione all'interno del sistema di allertamento dei Vigili dei Fuoco a causare le chiamate contemporaneamente a 47 Corpi su tutto il territorio provinciale mettendo in allarme circa 600 volontari. Lo ha confermato l'assessore competente Tiziano Mellarini in risposta ad un'interrogazione del consigliere leghista Claudio Civettini in seguito all'episodio, avvenuto il 17 dicembre scorso, che fece temere un attaccoda parte di hacker informatici.

L'assesore non smentisce l'ipotesi e si limita a specificare che "i codici di accesso al sistema, che è analogico, sono in possesso di molti addettiai lavori che sono in grado di riprodurre l'allertamento". I codici sono infatti in mano, oltre che ai VVFF, alle ditte fornitrici. Il costo delle spese di manutenzione annuali del servizio ammontano a 130.000 euro mentre il costo complessivo della rete fu di 5.100.000 euro. Sulla questione l'assessore ha anche avanzato l'ipotesi di aggiornare il sistema con il passaggio al digitale: "una soluzione allo studio è anche rappresentata dalla sostituzione integrale della rete analogica con rete digitale, utilizzando sistemi tipo POCSAG".

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