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Cronaca Ravina

Trento, ladro seriale colpisce 7 bar: incastrato dalla "particolare" camminata

Tanti i danni nei locali per entrare. L'uomo agiva sempre travisato, ma gli investigatori della Squadra Mobile hanno riconosciuto la camminata e la Polizia Scientifica ha trovato una sua impronta in un bar

Sette furti in un mese, ma non sarebbe la prima volta. Il ladro seriale che ha colpito sette locali diversi a Trento è stato fermato e arrestato dalla Squadra Mobile, su delega della Procura della Repubblica di Trento, nella mattinata di lunedì 3 maggio. Si tratta di un 26enne di origine ucraina, residente a Ravina. In un solo mese, all’incirca dai primi giorni del mese di marzo fino alla prima settimana di aprile, in pieno lockdown, avrebbe derubato 7 esercizi commerciali, per lo più bar, provocando ingenti danni ai proprietari. In tutti i furti, il giovane, ha utilizzato picconi, tenaglie per rompere porte e finestre dei locali per poter entrare.  

Furto nei bar 3-2

Il primo furto è quello del 12 marzo. Dopo aver forzato la porta d’ingresso con alcuni attrezzi atti allo scasso, il ladro si sarebbe introdotto in un bar del centro direzionale di Trento Sud, in viale Verona, portando via   20 pacchetti di sigarette e diversi biglietti "gratta e vinci”.

Non contento, due settimane dopo avrebbe ripetuto lo stesso furto in un altro bar poco distante dal primo, sempre lungo viale Verona, appropriandosi di una somma esigua, 15 euro, lasciati dal titolare nella cassa. Se il maltolto non era molto, i danni dal lui provocati all’ingresso del locale sarebbero risultati piuttosto ingenti. Probabilmente, non soddisfatto dalla refurtiva, nella stessa nottata il ladro si sarebbe diretto verso un altro bar in via Mantova, portando via liquori di pregio.

Pochi giorni dopo, sempre nella notte, al di fuori dell’orario di rientro previsto dalle norme anti-covid, il giovane avrebbe spaccato una finestra di un bar nei pressi di Santa Maria Maggiore e rubato la somma di circa 400 euro. Lo stesso avrebbe fatto pochi giorno dopo, probabilmente attratto dalla considerevole somma lasciata dal proprietario il furto precedente. La seconda volta, però, erano stati lasciati in cassa soltanto 2 euro. I danni arrecati al locale per entrare, anche in questa occasione, sarebbero stati grossi: rotte porte e finestre.

Nei primi gironi di aprile il ladro seriale avrebbe preso di mira un bar di via Verdi, rubando 1200 euro in contanti e uno smartphone. La tecnica utilizzata sarebbe stata sempre la stessa: forzare le serrande con delle tronchesi, rompere la porta a vetri ed entrare nel locale.

Sempre nel centro di Trento, ma in via Belezani, intorno al 10 aprile, sarebbe entrato in un bar portando via circa 60 euro. In tutti gli episodi documentati, il ladro ha agito a volto coperto, indossando un passamontagna, rendendo quasi impossibile scoprirne l’identità.

A tradirlo, però, sarebbe stata la sua “particolare” camminata, descritta come quasi dinoccolata. Gli agenti hanno infatti visionato i fotogrammi degli impianti di videosorveglianza dei locali saccheggiati e notato la particolarità da alcuni frame. Uno degli agenti ha riconosciuto l’uomo, perché in passato già arrestato per analoghi reati, ma la conferma si è avuta grazie ad un’impronta del ladro, trovata dalla Polizia Scientifica nel corso del primo sopralluogo, e quindi furto nel bar del centro direzionale di “Trento Sud”, in viale Verona.

Inoltre, nel corso della perquisizione della Squadra Mobile presso l’abitazione dell’ucraino naturalizzato italiano, a Ravina, sono stati trovati alcuni capi di abbigliamento identici a quelli utilizzati nei furti, tra cui proprio il passamontagna calzato. L’uomo è attualmente detenuto presso il carcere di Spini di Gardolo.

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