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Martedì, 19 Marzo 2024
Emergenza abitativa

Dopo 31 anni nella stessa casa si vede arrivare lo sfratto: il dramma di un’anziana

La donna non riesce a trovare soluzioni nel libero mercato e l’alloggio d’emergenza è un miraggio

Il tema dell’emergenza abitativa in Trentino sarà uno dei punti principali su cui si dovrà focalizzare il lavoro di Manuela Faggioni, confermata come segretaria del Sunia, il sindacato degli inquilini della Cgil.

“Purtroppo assistiamo spesso ad un rimpallo di responsabilità tra Itea e gli enti pubblici di cui pagano le conseguenze i cittadini più fragili. A subire gli sfratti ci sono anche famiglie con minori, anziani, disabili, anche se in regola con il pagamento degli affitti. Persone che occupano alloggi di emergenza che, ci rendiamo conto, vanno liberati per fare posto ad altre situazioni altrettanto drammatiche, ma è inaccettabile che non si riescano a dare risposte quando ci sono più di mille alloggi pubblici che non possono essere messi a disposizione perché in attesa di ristrutturazione. Comprendiamo che è una situazione che si è accumulata nel tempo, ma il problema va risolto” il commento di Faggioni.

A proposito di sfratti, e di soggetti deboli, fa decisamente specie il caso raccontato da una cittadina durante il congresso che ha portato alla riconferma di Faggioni. Si tratta di un’anziana che, dopo 31 anni nella stessa casa, si è vista arrivare lo sfratto. Il motivo? Il precedente proprietario ha venduto l’abitazione e il nuovo avrebbe deciso di sfrattarla perché vorrebbe entrare in possesso dell’immobile per destinarlo agli affitti turistici. Dramma nel dramma, la donna non riesce a trovare alloggi sul libero mercato ed è impensabile per lei un alloggio di emergenza. Un’altra situazione scottante che richiede un’immediata soluzione.

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