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Cronaca

50 anni fa la tragedia del Vajont, oggi "Giornata nazionale delle vittime di disastri ambientali"

Il 9 ottobre è la data scelta per la "Giornata nazionale in memoria delle vittime di disastri ambientali causati dall'incuria dell'uomo". 22 anni dopo la tragedia di Longarone ci fu quella di Stava, in Trentino

Oggi ricorre il 50esimo anniversario del disastro del Vajont. Il 9 ottobre 1963 una frana si staccò dalla montagna e precipitò nel bacino del Vajont, provocando un’onda di 50 milioni di metri cubi d’acqua, che superò la diga e si abbatté sulla valle sottostante, causando più di 1900 morti. L’immensa quantità d’acqua travolse il paese di Longarone, causando la morte di quasi duemila persone. Un disastro causato dall’uomo, tanto che il Parlamento italiano ha scelto il 9 ottobre come “Giornata nazionale in memoria delle vittime dei disastri ambientali e industriali causati dall’incuria dell’uomo”.  

22 anni dopo il Vajont una tragedia simile in Trentino. Il 19 luglio 1985 i bacini di decantazione della miniera di Prestavel ruppero gli argini scaricando 160 mila metri cubi di fango sull'abitato di Stava, provocando la morte di 268 persone. Evidentemente la tragedia del 1963 non insegnò all'uomo quante attenzioni siano necessarie per la progettazione e la gestione di impianti artificiali che vanno a modificare la geomorfologia naturale, specialmente in ambiente montano. L'associazione famigliari delle vittime di Stava ha espresso vicinanza alle famiglie che hanno perso dei congiunti nella tragedia del Vajont. 

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